SOS cani web. Pericolo rapimenti con catena S. Antonio

Attenzione alla nuova catena web. Come i bambini anche i cani sono a rischio. Le immagini con i padroni felici possono fornire informazioni riservate ai malintenzionati che potrebbe rubare i cani per chiedere un riscatto, utilizzarli per pratiche sadiche, macellarli per l'industria alimentare

Cani e web

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Attenzione alla catena di S. Antonio che coinvolge i cani. E’ la moda del momento sul web. Una catena di S. Antonio che punta ufficialmente a prevenire l’abbandono dei cani invitando il padrone felice a pubblicare una foto con il suo cane e di taggare altri amici che a loro volte pubblicheranno foto  con il loro amico a quattro zampe  invitando altri amici a far altrettanto. La campagna è diventata presto virale anche in Italia. Le immagini che invadono il web in queste ore sono meravigliose: emozionanti momenti di tenerezza tra cani e padroni entrambi felici. Ed i messaggi inneggianti ai cani sono ancora più coinvolgenti.

Ma attenzione. I cani finiti sul web potrebbero esser a rischio. In sostanza, è il timore al vaglio delle autorità di controllo delle rete, bande di malintenzionati potrebbero utilizzare il web per pianificare il furto o il rapimento dei cani. Le immagini ed i messaggi dei cani forniscono tante informazioni a questi delinquenti senza cuore: luoghi frequentati, abitudini, caratteristiche degli animali, tenore di vita dei proprietari. Una banca dati messa inconsapevolmente a disposizione di chi non si lascia commuovere dal rapporto meraviglioso cani-padrone ma pensa solo  al proprio lurido profitto.

I cani diventano così una preda, il facile bersaglio di un rapimento finalizzato a: richiesta di un riscatto ( cavallo di ritorno) per la restituzione ai legittimi proprietari, pratiche sadiche in riti esoterici, macellazione a scopo alimentare. Alcune associazioni animaliste hanno deciso di monitorare il fenomeno anche perché, come sempre succede sul web, non è ben chiaro chi abbia dato il via alla catena di S. Antonio. Un caso analogo è avvenuto quando tale catena riguardo mamme e bambini inducendo la Polizia Postale ad emanare grave avvertimento a non postare foto che avrebbero potuto attirare l’attenzione dei pedofili.

Dunque la raccomandazione è quella alla massima prudenza. Di vagliare la provenienza dell’invito a taggare. Di fare molta attenzione alle foto prescelte evitando di fornire dettagli sulla localizzazione del cane e le sue abitudini. E naturalmente di segnalare immediatamente alle forze dell’ordine eventuali problematiche e comportamenti sospetti.