Ciao amore, vado a combattere – delusioni d’amore…istruzioni per l’uso

Un biopic per raccontare una vita fuori dell’ordinario, quella della pluri campionessa di Thai Boxe Chantal Ughi. In Goodbye Darling, I’m off to fight (Ciao amore, vado a combattere) la storia parte da una forte delusione d’amore, dalla voglia di reagire, di sfogare rabbia combattendo. Ne viene fuori una carriera sportiva formidabile, ma il risultato più difficile e più agognato è un altro: un grosso lavoro di conoscenza e riordino della propria anima. Su questo si continua a lavorare.


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Quanto raccontato in questo biopic credo che appartenga, o almeno sia appartenuto almeno una volta nella vita, a molti di noi. Uomini e donne. Ma qui la protagonista è una donna, anche se, da un punto di vista pregiudizievole e tipicamente maschilista, la storia per alcuni potrebbe essere tipicamente macho, maschile, virile. Niente di più sbagliato ovviamente: ben venga una bella scrollata a luoghi comuni e pregiudizi di genere.
Questa è una storia di rabbia.
Sentimento prevalentemente distruttivo non ci piove. Sentimento da evitare o quanto meno da tenere a bada, sicuramente. Tuttavia la rabbia può talvolta rappresentare sotto certi aspetti, una sana energia rigeneratrice.

Goodbye Darling, I’m off to fight (Ciao amore, vado a combattere), questo il titolo di questo docufilm, che già di per sé colpisce e spiazza come un bel calcio in faccia. E non a caso. Perché qui di calci e cazzotti se ne vedono non pochi e a menarli è Chantal Ughi. È lei la protagonista, è sua la storia. La storia di una donna delusa, profondamente amareggiata dalla rottura di una storia d’amore. New York 2008: come spesso capita la delusione innesta amarezza, rancore, e soprattutto molta rabbia. Ma Chantal è una donna con personalità da vendere. Modella, attrice, reagisce dedicandosi totalmente ad uno sport che non è proprio l’equivalente dell’iconografia che ti aspetti: Thai Boxe. La passione per la boxe thailandese porta Chantal a viaggiare in Thailandia dapprima per poche settimane, poi per anni. Le prime gare, i primi successi, poi il trionfo: 4 titoli mondiali. Poi il ritiro ma, dopo un anno dall’abbandono, la decisione di tornare a riprendersi il meritato trionfo. Non sarà facile, perché in questa occasione Chantal si accorgerà di aver ancora qualche conto in sospeso con il suo passato: un passato di donna prima che di combattente.

Goodbye Darling, I’m off to fight (Ciao amore, vado a combattere) non sembra essere la solita biografia: si intravedono sfumature che travalicano il biopic che di solito ci si aspetta. Simone Manetti è il regista, che ha curato anche la sceneggiatura, mentre la produzione è di Alfredo Covelli per l’indipendente Meproducodasolo (che si merita una visione a prescindere solo per il nome).

Il film, ambientato in Thailandia, con la fotografia curata da Simone Mogliè, esordirà in Europa a Bologna, dal 10 al 20 Giugno, ma l’arrivo ufficiale nelle nostre sale è previsto per l’autunno. Ci sono poster e trailer a seguire.

Trailer: