Marco Pannella, il suo corpo per la politica

Non condividevo molte delle sue idee, ma ho sempre rispettato il defunto Marco Pannella. Un leader vero e coinvolgente capace di usare il suo corpo per le proprie battaglie politiche

Addio a Marco Pannella

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Addio a Marco Pannella. Il leader radicale è morto dopo una malattia devastante. L’aveva affrontata, Marco Pannella, questa malattia con la stessa determinazione che ha profuso nelle battaglie civili e democratiche per il nostro Paese. Trovo una profonda coerenza, anche estetica, tra la vita e la morte di Marco Pannella.  Marco Pannella, ben lungi dalla deriva patinata o marchettara di molta politica contemporanea, fino dagli anni Settanta ha utilizzato il suo corpo come strumento di lotta politica. Nei cortei e nelle marce, nei comizi pubblici, nelle assemblee parlamentari. Marco Pannella era inconfondibile. Una corporatura imponente, lo sguardo allucinato, il ragionamento stringente e costringente. Bucava lo schermo non con il cerone televisivo ma con la forza di uno sguardo magnetico.

Marco Pannella era un vero leader politico, visionario e coinvolgente(leggi di più). Di lui non ho condiviso tutto, ma ho sempre rispettato il suo coraggio e l’uso politico del corpo per le proprie battaglie . I lunghi digiuni l’hanno trasformato in una sorta di asceta, capace del sacrificio estremo pur di affermare le proprie idee. A fronte di una politica politicante concentrata sul proprio avido tornaconto, Marco Pannella riusciva ad esser profondamente coerente – sulla propria pelle – con quanto proclamava nei comizi e nelle tribune televisive. La parola detta ed il corpo vissuto erano in coerenza simbiotica. Non c’era falsità o sovrapposizione di messaggi. Marco Pannella era uomo e politico vero.

Ho molto condiviso le sue battaglie contro la partitocrazia, la fame nel mondo ed il militarismo, per il giusto processo, la dignità dei detenuti, la condizione della donna, il divorzio, il pluralismo dell’informazione. Non mi hanno mai convinto la propaganda per la liberalizzazione delle droghe leggere o l’eutanasia, un anticlericalismo eccessivo mitigato negli ultimi anni da una maggiore saggezza. Ma ogni battaglia, ogni posizione, ogni manifestazione erano animate da sincera ed onesta passione civile. Anche se non si condivideva l’idea non si poteva non rispettare questa passione. Addio Marco Pannella, ci mancherai.