Boom di ascolti per Gomorra 2, i primi episodi fanno la storia: recensione e anticipazioni

Il cambio di passo c’è stato e lo abbiamo visto tutti. Gomorra 2 ci ha fatto attendere ma alla fine n’è valsa la pena. I protagonisti sono riusciti a mettere in piazza caratteristiche psicologiche diverse rispetto a quelle già viste nella prima stagione venendo incontro alle richieste dei telespettatori che hanno “rischiato” seriamente di vedere qualcosa di trito e ritrito.

Anche i nuovi episodi (qui le foto dal red carpet dell’anteprima di Roma) sono caratterizzati da una notevole accuratezza narrativa e di contenuti che denota l’impegno di tutti a voler confezionare un prodotto che sia sempre al top in tutti i suoi dettagli. La lotta al potere, conflitti interni ed esterni, hanno portato ad un doppio episodio che ha lasciato tutti senza parole.

Le caratteristiche che hanno fatto grande la prima stagione della serie sono rimaste tali e quali. Il legame con il territorio e con il male profondo che in esso alberga, permette a registi e scrittori di mettere insieme uno spettacolo realistico e drammatico che colpisce lo spettatore nel profondo tanto da farlo sentire parte integrante della storia e soffrire e sognare come i suoi protagonisti.

La differenza, però, c’è e si vede. La trama si evolve e diventa ancora più cruda e dura. Ciro di Marzio (Marco D’Amore) sembra ormai essere consumato dalla voglia di primeggiare e vincere tanto da scegliere il male oscuro alla famiglia. L’ex braccio destro di Don Pietro Savastano (Fortunato Cerlino), corre ai ripari rifugiandosi da Salvatore Conte (Marco Palvetti) e chiedendogli un’alleanza che gli viene concessa in cambio di una lauta somma di denaro per la quale Ciro è costretto a rubare e uccidere.

Ma nuovi ostacoli si frappongono tra lui e la cima della cupola e Ciro rischia di perdere tutto. Il protagonista sa bene che non può permettersi errori e debolezze e così strangola la moglie per liberarsi di una testimone scomoda, una mina vagante, che avrebbe potuto rovinarlo.

Debora di Marzio esce di scena tra le lacrime del marito ma con un dubbio da parte dello spettatore: si è davvero recata alla Polizia per raccontare quello che sa sul marito e su quanto è accaduto a Genny Savastano oppure alla fine si è pentita?

Dall’altra parte, contro Ciro e Salvatore Conte, ormai in società, ci sono i Savastano. Genny e suo padre hanno perso tutto e hanno solo una gran voglia di rivalsa ma non sembrano fuori di testa o pronti a tutto per farlo. Dopo la corsa in ospedale, Genny è tornato alla vita e adesso viaggia tra l’Italia e il Sud America dove compra la droga che può rivendere in tutta Europa.

Il giovane Savastano ha comunque il tempo di raggiungere suo padre in Germania dove il boss ha ottenuto un’alleanza con i calabresi. Proprio le loro trattative vengono interrotte dall’arrivo degli uomini di Conte che mettono i due in fuga mettendo a rischio la loro vita. Durante la corsa, Don Pietro ha un principio di infarto e proprio questo lo porta a decidere di uscire dalla vita del figlio e continuare la sua lotta da solo. I due correranno per due fazioni opposte adesso?

La lotta e la sete di vendetta è solo agli inizi e se da una parte sappiamo bene che si tratta di un mondo fittizio, dall’altra è realtà che le dinamiche interne, quelle sociali ed economiche sono tipiche della criminalità organizzata e del territorio martoriato dalla sua presenza.  In Gomorra così come in questa seconda stagione, la fiction riporta sullo piccolo schermo le spinose questioni con un grande senso di realtà che fa di questo prodotto qualcosa di unico e rivoluzionario e gli ascolti non possono far altro che sottolinearlo:

E la prossima settimana? Cosa ha in serbo per noi Gomorra 2? Dalle prime immagini del terzo e del quarto episodio sembra certo l’esordio di Scianel come figura predominante dei nuovi assetti della Camorra. La donna – descritta come una iena – sembra pronta ad un primo faccia a faccia con Ciro. Tra i due ci sarà un’alleanza oppure no? Lo scopriremo il prossimo 17 maggio, sempre su Sky Atlantic.