Fortuna, castrazione e morte per pedofili

Le indagini fanno emergere gli orrori del Parco Verde di Caivano. Fortuna e quei bambini vittime di perversione e complicità. Pena di morte per i pedofili

Fortuna nell'inferno del Parco Verde

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Povera Fortuna, poveri bambini del Parco Verde di Caivano in provincia di Napoli. Gli orrori sono appena cominciati. L’omicidio di Fortuna temo non sia un caso isolato. Fortuna ed i suoi coetanei sono le vittime di una situazione infernale in cui la droga e la pedofilia, la prostituzione e la complicità, l’omertà e la perversione hanno trasformato le pareti domestiche in un inferno.

Il lavoro di cronista mi condusse a seguire i funerali di Fortuna. In quelle ore di dolore il nonno gridò senza mezzi termini che la nipotina era stata scaraventata giù dal balcone. Ed anche don Maurizio Patriciello, coraggioso parroco di strada, invitò a cercare i colpevoli della morte anche tra coloro che versavano lacrime nei pressi della bara.

Mi ha stupito la promiscuità di quelle vite che s’intrecciano tra pianerottoli e piani. Fortuna passava da una casa all’altra e con lei i bambini del Parco Verde. Era normale quando io ero bambino. Se mamma usciva per una commissione andavamo dai vicini e viceversa. La solidarietà di condominio è diventata una trappola mortale per Fortuna e chissà quali orrori ha dovuto conoscere questo angelo prima di morire. E chissà cosa ha patito Antonio che ha conosciuto lo stesso destino. E chissà quanti bambini sono stati abusati sotto gli occhi di tutti coloro che vedevano, sapevano, magari sbirciavano schifosamente (leggi di più).

Non può esserci perdono, non può esserci misericordia. Lo dice anche Gesù nel Vangelo di Matteo (18, 5-6)

E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me. Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare”.

Siano condotte indagini rapide e severe. Poi si agisca di conseguenza

Invoco la castrazione ed una morte lenta e dolorosa per questi bastardi. Ma non solo per quelli che hanno abusato dei bambini, ma anche per coloro che sono stati complici o hanno rivolto lo sguardo altrove. Non meritano più di vivere: la pena di morte è indispensabile per punire questo orrore che non può esser redento in nessun modo.