La notizia è sulla bocca di tutti: il valore delle azioni Apple sta scendendo vertiginosamente: il tutto a causa dei risultati di vendita del primo trimestre 2016 non certo positivi ma anche della decisione odierna del più grande investitore dell’azienda di Cupertino, Carl Icahn, di vendere le sue quote ( di proprietà, fino a poche ore fa, ben 45,8 milioni di titoli).
La situazione attuale è davvero gravosa: al momento di questa pubblicazione, il valore di una singola azione Apple è di circa 94 dollari. Un calo senza precedenti se pensiamo che solo lo scorso 14 aprile, il costo unitario del titolo era di ben 112 dollari.
A cosa si deve questo incredibile cambio di rotta rispetto ai fasti del passato? Un paio di giorni fa, esaminando le vendite non eccelse dell’iPhone 6S nell’ultimo trimestre, abbiamo reso noto come dopo ben 13 anni di continua crescita, Apple ha fatto registrare un calo di fatturato storico, da 58 a 50 miliardi di dollari. Per intenderci, anche l’ utile netto è crollato da 13 a 10 miliardi di dollari e questo solo nell’ultimo trimestre.
Normale che chi ha un minimo di propensione verso gli investimenti in borsa, ora si stia chiedendo: conviene acquistare le azioni Apple, approfittando del loro scarso valore per poi ottenere guadagni cospicui nei prossimi mesi, in vista del lancio dell’iPhone 7? La risposta definitiva non esiste, come sempre in questi casi, eppure è possibile ragionare su quelle che sono le previsioni del secondo semestre del 2016.
Le azioni Apple potrebbero subire un ulteriore calo: nel trimestre appena cominciato (aprile, maggio, giugno) secondo gli analisti, i ricavi dovrebbero ancora scendere, fino alla soglia dei 42-43 milioni di dollari. Più che normale mi verrebbe da dire, vista l’assenza di nuove uscite hardware ma il vero punto interrogativo é se le cose cambieranno subito dopo, in previsione dell’uscita dell’iPhone 7 di settembre.
I numeri attuali, insomma, sono a sfavore, di qualsiasi “azzardo” in borsa per le azioni Apple. Tuttavia il brand è così radicato nell’immaginario collettivo che dubito davvero si stia assistendo alla fine del ciclo di vita del brand di Cupertino. Di certo, ogni investitore potrò prendere una decisione personale sulla base della sua dose più o meno generosa di rischio.