La foresta dei sogni – Matthew McConaughey indaga sul senso della vita

Un lavoro che sembra profilarsi come una lunga e profonda prospettiva metaforica, scontata, ma pur sempre incisiva. In La foresta dei sogni Matthew McConaughey avrà il suo bel da farsi per riuscire a riemergere come uomo, dalle viscere di una profonda crisi esistenziale. Un cammino difficile che affascina soprattutto per il suo appartenere a chiunque di noi. Prima o poi.


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A chi di voi non è mai capitato di perdersi nella vita? Provocatoriamente e con un pizzico di smielata retorica, è più o meno questo il sottofondo interrogativo che fa da base alla trama di questo film con protagonista Matthew McConaughey. È intitolato La foresta dei sogni ed è un lungometraggio che ha visto la sua presentazione alla passata edizione del Festival di Cannes, e che si accinge ad esordire, fra pochi giorni, nelle nostre sale cinematografiche. La trama intensa e con forti allusioni evocative a quanto di più scontato possa esserci nel variegato scenario metaforico della vita (basti come esempio fondativo: “Nel mezzo del cammin della mia vita mi ritrovai in una selva oscura che la diritta via era smarrita…”), sicuramente lascia trasparire spessore ed intensità che non lasciano indifferenti. Almeno per ora, almeno “sulla carta”.

Il protagonista è Arthur Brennan (Matthew McConaughey) un uomo in profonda depressione: è completamente sfiduciato, demotivato e il suo disorientamento lo prostra in uno stato di profonda insicurezza e demotivazione. Riesce però, non a caso, a raggiungere la foresta di Aokigahara, un luogo alquanto misterioso in Giappone, meglio conosciuto come “la foresta dei sogni”. È una vera e propria foresta, fitta e spaventosa, situata alle pendici del Monte Fuji; è nota più che altro perché lì si recano spesso uomini e donne che riflettono sulla vita e la morte, osservando tutto ciò che li circonda. Arthur dopo essersi perso completamente, incontrerà Takumi Nakamura, un uomo più o meno nelle sue stesse condizioni: insieme riusciranno però a farsi forza reciprocamente, per venire a capo del lungo e tortuoso cammino che dovranno affrontare e ritrovare la giusta direzione di uscita. In ogni senso.

È Gus Van Sant il regista che dirige Matthew McConaughey e Ken Watanabe, i due protagonisti principali di questa storia affascinante e profonda, ma il cast è completato anche dalla notevole e bella presenza di Naomi Watts, nel ruolo della moglie di Arthur. Valga come suggello anche l’incipit che potrebbe risultare forse banale come frase, ma di sicuro lascia un’impronta nell’intelletto dello spettatore; è l’affermazione che suona nel trailer, e che vale da sola a sintetizzare il senso di questo film: “C’è sempre un momento che ti cambia per sempre la vita e che ti sbatte a terra e ti ricorda cos’è che conta davvero”. Aggiungerei che se poi si riesce a capire il tutto prima che arrivi questo eventuale momento fatidico, è ancora meglio.

Dal 28 aprile potremo approfondire, volendo, com’è nella sostanza questo La foresta dei sogni. Date un’occhiata al trailer a seguire, se vi va.

Trailer: