Ultimo aggiornamento WhatsApp: come ottenere testo in grassetto, corsivo e barrato

Guida alla formattazione del testo su WhatsApp: disponibile a breve per tutti.

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L’aggiornamento WhatsApp di cui abbiamo discusso ieri introduce in maniera definitiva, oltre alle novità già raccontate come la risposta rapida in notifica, anche il testo in grassetto, in corsivo e barrato. Le prime due formattazioni erano state già introdotte, la terza risulta essere invece una novità.

Parliamo, per il momento, di funzionalità presenti nella versione beta dell’app di messaggistica. Per il momento, dunque, solo chi ha aderito al programma di test potrà visionare le novità, anche se queste non tarderanno a presentarsi anche in via definitiva per tutti sul Play Store (dunque versione Android dell’app).

Parto dal grassetto e dal corsivo. Ora, anche nella versione rilasciata solo ieri, la 2.12.56 per l’esattezza, è possibile evidenziare il testo che si vuole ponendolo tra due asterischi (*), mentre se si vuole il corsivo vale la stessa regola ma con gli underscore, ossia i trattini bassi (_).

L’assoluta novità introdotta ieri, sempre nell’ultimo aggiornamento beta di WhatsApp riguarda il testo barrato. La relativa formattazione è facilmente ottenibile inserendo il testo all’interno i due simboli speciali, la tilde ( ~). In questo modo, qualunque parola apparirà con una linea netta tracciata su di essa come ad indicare un errore con eventuale correzione.

Le novità qui apportate non cambieranno la vita a molti utenti, ma avere a disposizione strumenti sempre maggiori per comunicare informazioni e stati d’animo non mi sembra affatto cosa di poco cconto. Se penso anche all’utilizzo lavorativo dell’applicazione WhatsApp, non si può che accettare di buon grado anche gli ultimi cambiamenti portati avanti dagli sviluppatori.

Dalle versioni beta test di WhatsApp alla loro release definitiva sul Play Store potrebbe esserci un gap temporale davvero minimo, una manciata di giorni. Parlo dello store di Google, perché le novità qui introdotte sono state testate proprio sul sistema operativo Android e per il momento non su iOS. Per gli utenti in possesso di un iPhone, magari, bisognerà attendere un po’ di più.