300 – Zack Snyder pensa ad un franchise. A un altro.

Il regista, rimasto legato all’epico lungometraggio del 2007, pensa di creare qualcosa di simile nel futuro, ispirandosi a vari episodi storici. L’intento è quello di riproporre in chiave di Graphic Novel nuove e varie vicende della storia: una sorta di piccolo atlante storico in chiave pseudo fumettesca


INTERAZIONI: 7

L’epica di 300, lo ricorderanno in molti, fu un grande successo che seppe fare centro soprattutto gli aficionados dei fumetti, cinecomic e tutto ciò che ruota intorno. Il legame con l’universo delle nuvole parlanti fu sancito oltre che dalla collaborazione di Frank Miller per la realizzazione, anche dall’uso del croma key che ridisegnò sfondi e personaggi con colori e ambientazioni in pieno stile fumettesco. Bella soddisfazione per Zack Snyder & C. che ricorda ovviamente con piacere l’esperienza e per questo si è messo in testa di voler riproporre qualcosa del genere, allargandone però gli orizzonti. Messo da parte lo scarno riscontro ottenuto con il sequel 300 – L’alba di un impero del 2014, il regista ha infatti dichiarato proprio in questi giorni (l’occasione è stata ovviamente il ciclo di impegni in atto nel promuovere Batman v Superman: Dawn of Justice), l’intenzione di riprendere il filo conduttore che fu di 300, per riproporlo attraverso una carrellata storica.

Cosa vuol dire? In poche parole Snyder avrebbe intenzione di attingere sempre ad episodi storici famosi, ma di epoche diverse, per riproporli in toni epici così come fatto appunto con 300. I primi spunti lanciati dallo stesso regista, giusto per captare l’attenzione del pubblico, hanno accennato a fasi ed episodi storici degli Stati Uniti come la vicenda di Fort Alamo, ma anche battaglie incentrate nella Cina imperiale, o ancora la rivoluzione americana e dintorni. Insomma quello che si vuole proporre, estendendolo, è una sorta di format concept, o meglio, qualcosa che possa diventare un franchise. L’attenzione sarà da focalizzare evidentemente soprattutto sullo stile che darà l’impronta: ciò che poi ha reso 300 un grande successo di critica e di botteghino nel 2007.

Il lungometraggio ispirato alla graphic novel realizzata da Frank Miller e Lynn Varley nel 1999, riguardava un’interpretazione più o meno storica della mitica Battaglia delle Termopili, con protagonisti Gerard Butler e Michael Fassbender. A detta di molti però ciò che lo ha reso eccezionale da un punto di vista visivo è stata da una parte la stessa consulenza di Frank Miller e l’uso che si è fatto della fotografia: i toni cupi (simili al “noir” Sin City, ma con un uso del colore molto particolare) e le immagini ritoccate e perfezionate esaltavano un tono marcato sulla scala dei rossi nelle sequenze di battaglia, fino ad arrivare alle scale di grigi e ciano nelle sequenze di dialogo e narrazione. Qualcosa che insomma risultava essere molto fedele alla graphic novel dalla quale era tratto il lungometraggio. Che abbia fatto la differenza la cura di Frank Miller piuttosto che la regia di Snyder? Lui, Frank, nel frattempo ha lavorato anche ad un sequel cartaceo di 300, intitolato Xerxes che però non è ancora stato pubblicato. Potrebbe essere forse anche questo uno spunto per il discorso accennato dal regista. Coglieremo gli sviluppi del progetto ance se per ora il futuro di Snyder appare già impegnatissimo: l’impressione è che Leonida & C. dovranno aspettare un bel po’