Premio Oscar per il miglior regista va a Iñárritu: con Revenant vince di nuovo

Premio Oscar per il miglior regista va a Iñárritu: con Revenant vince di nuovo

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L’Oscar alla migliore regia per il secondo anno consecutivo viene assegnato a  Iñárritu.

Alejandro González Iñárritu entra in un club esclusivissimo: dopo John Ford e Joseph Leo Mankiewicz è il terzo autore nella storia degli Oscar capace di vincere due statuette consecutive come miglior regista, con Revenant che si aggiunge alla vittoria dello scorso anno per Birdman. A cui va aggiunto anche il riconoscimento come sceneggiatore e produttore che il regista messicano vinse sempre per Birdman.

Insomma, agli Oscar 2016 Iñárritu segna un record dopo l’altro, da vero assopigliatutto. Ormai un habitué del palco del Dolby Theatre di Hollywood, il regista ha commentato nel discorso di ringraziamento dicendo…

Naturalmente questi riconoscimenti erano attesi, Revenant aveva fatto incetta di nomination, ben 12, e in molte categorie i bookmakers lo davano come grande favorito. Ma per quanto ampiamente previsti, resta una domanda: qual è il segreto del regista messicano che l’ha reso così amato dall’Academy? L’innegabile talento, ovviamente. Ma anche la capacità di aver creato intorno a sé l’aura del grande autore, dell’artista intellettuale ma allo stesso tempo comprensibile e, moderatamente, popolare.

I suoi film si sono sempre distinti per una confezione dallo stile moderno e sperimentale: i puzzle temporali di 21 grammi e Babel, il vertiginoso piano sequenza interminabile di Birdman e, per Revenant, l’avventura affascinante del film girato in condizioni ambientali proibitive. Che hanno aggiunto al suo profilo d’ardito artista d’avanguardia una spruzzata di titanismo alla Herzog o alla Stroheim. Ma Iñárritu ha un fiuto degli affari e dell’autopromozione che quel tipo di registi non hanno mai posseduto.

Iñárritu ha ricevuto il premio dalle mani sapienti di J.J. Abrams. Nel suo discorso il regista messicano ha detto: “Non ci posso credere, ed è ancora più bello condividere questo premio con tutti i colleghi talentuosi e pazzi che hanno collaborato. Leo tu sei il redivivo, grazie per averci dato la tua arte, la tua anima e la tua vita. Grazie a Tom Hardy e a Chivo, per aver portato luce a questo cammino. Sono un uomo fortunatissimo, ma molti altri non hanno avuto la stessa fortuna. Come dice il protagonista in una battuta del film, rivolgendosi al figlio, “Non vedono te, vedono solo il colore della tua pelle”. Questa è la nostra opporitunità per liberarsi da questi pregiudizi”.