Ho vinto Lotteria Italia. Parto per Giro del Mondo

Bello, una volta l'anno, sognare di vincere e cambiare la vita. Folle e dannoso affidare ogni giorno all'azzardo il proprio destino. Il gioco rovina esistenze e famiglie. Ed è molto grave che proprio lo Stato ne incassi i ricavi maggiori anche dalla Lotteria Italia

Il sogno della Lotteria di Capodanno

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Ho appena scoperto di aver vinto la Lotteria Italia. Contrariamente alla tradizione dell’anonimato ho deciso di fare outing e di urlare al mondo la mia gioia per la vittoria della Lotteria Italia.

La fortuna mi ha fatto vincere i primi due premi della Lotteria Italia a Veronelle ed a San Nicola La Strada. Di ritorno dalla trasferta di lavoro in provincia di Verona ( dove ho acquistato il biglietto vincente) mi ero fermato per benzina e caffè all’autogrill ed ho beccato anche il secondo fortunato tagliando della Lotteria Italia. Più fortunato di così….

Ho già le idee chiare per la destinazione della clamorosa vincita alla Lotteria Italia: un giro del mondo, una casa a testa per i miei figli, una rendita vita natural durante, un’opera d’educazione sociale che aiuti i bambini disagiati a costruirsi un futuro migliore tramite la bellezza dell’arte. Non sono interessato a magioni lussuose, abiti firmati, macchine superpotenti, gioielli. Mi piacciono le comodità e la serenità ma non il lusso sfrenato, mi piace vedere il mondo piuttosto che chiudere in cassaforte un prezioso, mi piace dare un piccolo contributo perché anche la vita degli altri possa esser migliore.

Al risveglio dall’Epifania è bello condividere il sogno di una vincita milionaria che ti cambia la vita. Un sogno collettivo affidato all’estrazione della Lotteria Italia della quale invero non ho acquistato neanche un biglietto. Non ho vinto, dunque, perché non amo molto sfidare la sorte o scommettere. Anzi ritengo dannosa la mostruosa offerta d’azzardo che attraversa le nostre vite quotidiane: scommesse on line persino durante le partite di calcio, le sale bingo aperte fino a notte fonda, lotto e superenalotto più volte a settimana, gratta e vinci in bella mostra nei locali pubblici, video giochi. Basta poco per rovinare una vita ed una famiglia specialmente in tempi di crisi quando si ci illude di affidare al gioco ( ma perché chiamare così un fenomeno tanto devastante dal punto di vista sociale ed umano?) il cambio del proprio destino. La Lotteria di Capodanno è in crisi. Appena 8,7 milioni i tagliandi venduti contro i 37,4 del 1988. All’epoca era un simpatico rito collettivo, da consumare tutti insieme una volta all’anno. La Lotteria Italia non faceva male a nessuno. Il gioco compulsivo contemporaneo si, con la grave responsabilità dello Stato che incassa denaro dalla rovina dei concittadini.