La fiction Tutto può succedere ha debuttato con un buon riscontro auditel domenica 27 dicembre su Rai1: l’adattamento italiano di Parenthood, diretto da Lucio Pellegrini ed Alessandro Angelini, ha conquistato 3,7 milioni di telespettatori e il 15% di share.
Se non avete visto la serie originale probabilmente vi godrete questa piacevole produzione che mescola commedia e dramma, proprio come la Parenthood di Jason Katims di cui è una fedele riproduzione.
Se invece avete seguito la saga dei Braverman, allora la sensazione alla prima visione sarà stata anche per voi quella di un continuo déjà-vu: i personaggi, con i loro nomi e i loro tratti caratteriali, sono omologhi che ricordano fin troppo da vicino gli originali, così come la trama e perfino i dialoghi. Cambia l’ambientazione (qui siamo nella periferia romana con la famiglia Ferraro), ma la prima puntata è stata una sorta di replica in salsa italiana della Parenthood che ha chiuso i battenti quest’anno con la sesta stagione su Nbc.
Le interpretazioni sempre convincenti di Pietro Sermonti ed Ettore Colangeli (insieme a quella sorprendente di Alessio Tiberi) la rendono comunque una valida alternativa ai classici della serialità italiana, che vale la pena seguire anche solo per le tematiche che affronta e la modernità del linguaggio.
Martedì 29 dicembre alle 21.20 su Rai1 va in onda la seconda puntata di Tutto può succedere (episodi 3 e 4) in cui vedremo Sara alle prese con nuovi inconvenienti che riguardano la sua automobile e Carlo dovrà ritrovare il figlio Robel scomparso nel nulla. La storyline più intensa resta quella di Alessandro e Cristian, alla ricerca di una nuova scuola per il figlio Max espulso per i suoi comportamenti: la scoperta che il piccolo soffre della sindrome di Asperger li metterà a dura prova.
Ecco un’anteprima della seconda puntata, in onda martedì 29 dicembre su Rai1.
La replica della prima puntata, trasmessa lunedì in seconda serata su Rai Premium, è disponibile sul sito della Rai, insieme ad alcune immagini dal backstage della serie.