Amici Miei al cinema in versione restaurata, dopo 40 anni tornano le supercazzole e le zingarate

Il capolavoro di Mario Monicelli tornerà nelle sale cinematografiche a 40 anni dalla sua uscita. Un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti della pellicola ma anche per chi deve ancora scoprire questo film. E ricordatevi lo scappellamento a destra, mi raccomando

Amici Miei

INTERAZIONI: 10

Ammetto di essere emozionato nello scrivere questo articolo, perché riguarda una pellicola che è stata una delle colonne portanti della mia cultura cinematografica, anzi dirò di più: è stata proprio un faro da seguire nella mia giovinezza, una sorta di ispirazione per affrontare la vita in maniera più leggera e canzonatoria, trovando sempre un motivo per sorridere. Ma in fondo, come fosse antani anche per tre o soltanto in due

Insomma, avrete capito da questa citazione che sto parlando dell’indimenticabile e indimenticata pellicola Amici Miei, il capolavoro che ha ispirato e ha cambiato il corso moderno della nuova commedia all’italiana. Diretta dall’immenso maestro Mario Monicelli, che ne ha preso la regia dopo la scomparsa di Pietro Germi, che lo stava preparando con Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi e Tullio Pinelli, questo capolavoro cinematografico tornerà al cinema: il 16 e 17 novembre, infatti, Amici Miei sarà nelle sale a distanza di quarant’anni dalla sua prima uscita, datata 1975. Una notizia fantastica, che tra l’altro cade poco prima del centenario della morte del suo regista scomparso tragicamente il 29 novembre 2010.

Potremo così rivedere in versione restaurata questi cinque amici di mezza età con nessuna intenzione di crescere, decisi a prendere la vita poco sul serio cercando di evadere dalla loro noiosa e a volte triste quotidianità con burle, scherzi, ragazzate e zingarate. I protagonisti (ma che ve lo dico a fare) sono il grandissimo Ugo Tognazzi, tale Conte Raffaello Mascetti, nobile decaduto che ha dilapidato tutto il suo patrimonio e quello della moglie, ma animato da uno spirito invidiabile e da un orgoglio immenso; c’è poi Gastone Moschin, vale a dire Rambaldo Melandri, “architetto trombato, ma per pochi voti, per l’assessorato ai lavori pubblici del Comune di Firenze”. E ancora Adolfo Celi, cioè il celebre professor Sassaroli, Philippe Noiret, il giornalista di cronaca Giorgio Perozzi disprezzato dalla moglie e dal figlio per la sua scarsa serietà, e Duilio Del Prete nei panni del barista Necchi.

Sono loro i cinque amici (in realtà inizialmente quattro, ai quali si aggiungerà in seguito il Sassaroli) rimasti uniti nonostante i diversi destini, che provano a esorcizzare le difficoltà della vita e ad allontanare la paura della  morte prendendo tutto con leggerezza, tra scherzi divertenti e gag indimenticabili. Dalle famosissime supercazzole agli schiaffi dati ai passeggeri dei treni in partenza, dal raddrizzamento della Torre di Pisa allo smantellamento di un intero paesino per la costruzione dell’autostrada “delle ginestre”, Amici Miei è un film dai toni leggeri e scherzosi che però ha in sé il senso estremo del valore dell’amicizia, e quella difficile arte di non prendersi mai troppo sul serio.

Accusato di misoginia a causa del suo modo di rappresentare le donne, Amici Miei ha riscosso un successo incredibile e invidiabile: David di Donatello, Nastri d’Argento, un Globo d’oro, per una pellicola che è tutt’oggi inarrivabile e che ha lasciato nell’immaginario collettivo scene e frasi indimenticabili.

Sempre in bilico tra scherzo e dramma, questo film è il vero inno dell’amicizia e della spensieratezza. Adesso, come detto, tornerà al cinema distribuito da Filmauro nelle sale The Space e Uci il 16 e 17 novembre, per essere poi in seguito programmato in tutti i cinema d’Italia che vorranno continuare ad omaggiare il film di Mario Monicelli.

Sperando che le poltroncine si colmino non solo di nostalgici (come me) della pellicola, ma che molti giovani scoprano questo capolavoro e magari intraprendano il come fosse antani quale stile di vita…come tanti di noi hanno già fatto. Allora organizziamoci, chiamiamo tutti i nostri amici, andiamo tutti al cinema: d’altronde “Ragazzi, come si sta bene fra noi, fra uomini! Ma perché non siamo nati tutti finocchi?

Sotto, il trailer di Amici Miei.