Chiamate all’estero in roaming: ecco come cambiano le tariffe

Utilizzare lo smartphone all'estero non sarà più un problema per le vostre tasche


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Il prezzo del roaming è un vero salasso? Non lo dite a noi. Da un’analisi che ha preso in esame il periodo che va dal 2014 ad oggi è emerso che sono sempre più coloro che fanno un modestissimo utilizzo dei proprio smartphone all’estero, proprio perché tormentati dall’alto livello dei costi applicati per queste tariffe.

L’Unione Europea ha deciso di dire basta alla questione: a partire dal giugno 2017, il roaming verrà eliminato dai nostri vocabolari. Chi viaggerà entro i confini europei (così come in Svizzera, Islanda e Norvegia) non dovrà sostenere costi aggiuntivi per effettuare chiamate, inoltrare messaggi ed utilizzare la rete dati.

Il Parlamento Europeo non ha voluto saperne, approvando il regolamento del ‘Telecom Single Market’, di cui si discute ormai dal 2013.

Se per vedere completamente abolito il sovrapprezzo dovremo aspettare giugno 2017, è pur vero che a partire dal 30 aprile 2016 gli utenti potranno godere di una prima sforbiciata ai costi tariffari: da quel dì, chiamare da un qualsiasi paese europeo, comporterà un costo massimo di 5 cent/minuto in più (2 cent per i messaggi, e 5 cent/MB per il traffico dati).

Tuttavia, il Telecom Single Market sembra non essere intervenuto sull’aspro argomento della ‘neutralità della rete‘. I gestori telefonici, a detta di tanti, hanno ancora la possibilità di spingere forti alcuni servizi, andando a rallentarne altri, per la creazione di corsie preferenziale che di certo bene non fanno (questo nonostante l’apparente garanzia di chi di dovere).

Speriamo si lavori anche su tal fronte, per assicurare ai cittadini europei la maggiore trasparenza possibile. Nel frattempo, diteci, quanto piacere vi fa vedere finalmente abolito (anche se con effetti a partire da giugno 2017) il roaming?