Attentato a Papa Francesco. Vade retro, Satana!

L'azione riformatrice di Papa Francesco scatena i nemici, specialmente interni, della Chiesa. Difendere il Pontefice, laici e cattolici, con la preghiera e la vigilanza.

Papa Francesco in pericolo

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Papa Francesco nel mirino di un attentato. Papa Francesco sempre più a rischio come tutti i martiri, testimoni coerenti del rinnovamento evangelico. Papa Francesco per il quale pregare, ma anche da difendere con la fede e la vigilanza.
In poche settimane si è scatenato un vero e proprio inferno contro Papa Francesco diventato il bersaglio di chi si oppone alla sua coraggiosa azione pastorale: una Chiesa povera tra la gente, che semina speranza e non potere, che genera comunità e non lobby come quella gay-finanziaria in Vaticano che Papa Francesco individuò e denunciò pochi mesi dopo la sua elezione.

L’attentato contro Papa Francesco non si è materializzato, per il momento, con le armi. Ma la vita di Papa Francesco e la sua missione sono ad alto rischio. La strumentale dichiarazione del monsignore omosessuale, con al fianco il suo compagno, alla vigila del Sinodo sulla Famiglia; la misteriosa lettera di critica al Papa di un gruppo di cardinali; le illazioni sulla sua salute. Una vera e propria strategia demoniaca che cerca d’insinuare il sospetto che Papa Francesco – a causa della malattia – non sia più in grado d’intendere e volere. E che pertanto le decisioni di Papa Francesco saranno nulle, invalide, folli. E’ facile immaginare le conseguenze mortali di questa diabolica calunnia durante il Giubileo durante il quale milioni di persone giungeranno al cospetto fisico e mediatico di Papa Francesco per ascoltarne il messaggio di fede, speranza e carità.

Il Diavolo trama contro Papa Francesco, le forze del Male cercano di soffocare quella ventata d’aria nuova che tutti avvertimmo nel cuore la sera dell’elezione: “Fratelli e Sorelle, buona sera”. Comprendemmo immediatamente che tutto sarebbe cambiato nel segno del Vangelo.
Un cambiamento non tanto nel Magistero e nella Dottrina ma piuttosto nella pratica pastorale, nell’attenzione alle sofferenze della gente. Proprio quella gente che, dopo l’elezione di Papa Francesco, ha ricominciato a frequentare le chiese ed i gruppi di preghiera.
Tocca a tutti, cattolici e laici, difendere Papa Francesco. Pregare per lui, stroncare le calunnie, affidare gli attentatori alla misericordia di Dio affinché si ravvedano ed alla giustizia degli uomini perché anche in Terra comincino a pagare per le proprie colpe.