Chatting: la vascioart di Roxy in the Box ai Quartieri Spagnoli (FOTO)

Diciotto opere con la tecnica della poster art tra i vicoli del cuore pulsante di Napoli


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La vascioart di Roxy in the Box travolge i Quartieri Spagnoli di Napoli e lo fa con tutta l’energia dei colori che trasforma i bassi napoletani in una galleria d’arte a cielo aperto. Si chiama “Chatting” il progetto di Rosaria Bosso, in arte “Roxy in the Box”, ed ha l’obiettivo di colorare uno dei pezzi storici della città con alcuni personaggi famosi lontani dalla cultura napoletana. In particolare uno degli elementi più caratteristici del pezzo di strada in salita che unisce le due anime della città. «Vivo sui quartieri spagnoli e i bassi mi hanno sempre intrigato molto. Sbirciare e riuscire a vedere un mondo intero in pochi metri quadri, riuscire a beccare foto alle pareti, le bomboniere o anche le tv giganti, oppure sentire l’odore del ragù misto al profumo di ammorbidente ad un bucato appena fatto, insomma tutte ste cose anche se vivo lì mi colpiscono ogni volta.

Ma poi arrivano le belle giornate e i bassi si svuotano per popolare l’esterno su strada con le sue sedie e sgabelli, signore e bambini, inciuci, risate e a volte anche mazzate. Bene è da un po’ che volevo fare un lavoro sui bassi napoletani detti “vasci”, ma soprattutto è da molto tempo che pensavo di voler penetrare i quartieri. Così ho iniziato un giorno a dipingere su carta dei personaggi della storia, ma non solo, ce ne sono anche di più recenti, seduti su delle sedie. E così sono andata a posizionarli fuori ai “vasci” insieme alle signore e all’odore di caffè, insieme alla vita rumorosa di motorini e bottegai».

Da Pierpaolo Pasolini a Marina Abramovic, da Amy Winehouse a Martin Luther King fino ad arrivare a Che Guevara o alla Gioconda e Frida Kahlo, tutti dipinti ed incollati ai muri seguendo la tecnica della poster art per un totale di diciotto opere in perfetto stile pop. «Ho voluto semplicemente scegliere personaggi della storia e non solo in quanto ce ne sono anche di recenti che bene o male nella loro vita hanno creato un dibattito o hanno creato grandi cose. Personaggi a loro sconosciuti. Non ho voluto inserire icone napoletane o personaggi che riportassero a loro il cancro della malavita.

Mi piaceva l’idea di farli incontrare persone nuove con storie nuove da raccontare». Un progetto che nelle intenzioni dell’autrice durerà un anno ed utilizzerà varie tecniche artistiche con un unico obiettivo di portare arte e luce nei Quartieri Spagnoli. Fino ad ora centinaia di turisti e curiosi hanno già visitato i bassi diventati “d’autore”.