SOS Latino, la lingua più utile del mondo

Sempre più rari i giovani italiani che studiano il Latino. Rischia l'estinzione un enorme patrimonio di conoscenza che aiuta a capire, leggere e scrivere meglio. Studiando il Latino s'impara anche a comporre un tweet efficace

latino 2.0

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Gli studenti italiani di Latino sono ormai a rischio estinzione. La lingua classica non piace agli studenti 2.0 che preferiscono, nel caso del liceo scientifico, percorsi formativi senza le forche caudine del Latino. In cinque anni 180mila studenti hanno bypassato lo studio del Latino nei licei scientifici preferendo lo studio di una lingua straniera. Per il liceo classico, tempio dello studio di latino e greco, il crollo è addiritutta del 44 per cento. Insomma il Latino è una lingua a forte rischio d’estinzione. Almeno in Italia ché altrove, ad esempio in Cina ed in Germania, il Latino conosce una stagione di strabiliante successo.

Questa fuga dal Latino è anche conseguenza della Riforma Gelmini, ma in realtà è sopratutto indice della crisi d’identità storica e culturale che vive il nostro paese. Il Latino è un immenso e storico patrimonio italiano. Miliardi di persone in tutto il mondo parlano idiomi derivati per strutture linguistiche e vocabolario dal Latino che è stata la prima vera lingua globalizzata. Un impero che si estendeva dal Nord Europa all’Asia Minore aveva nel Latino, nelle leggi e nell’organizzazione sociale i capisaldi di una convivenza complessa ma al tempo stesso possibile. Centinaia di milioni di uomini e donne hanno potuto comprendersi per secoli grazie al Latino aiutando il progresso delle arti, dei commerci, delle relazioni umane.

L’Italia dovrebbe esser orgogliosa di questa eredità culturale custodendola con zelo. Purtroppo invece il Latino è stato massacrato nell’immaginario collettivo: la lingua morta, un esercizio demenziale per viziati figli di papà, un’inutile perdita di tempo che si sarebbe potuto dedicare a materie più moderne.

Altro che lingua morta, il Latino è una lingua vivissima ed utilissima della quale io renderei lo studio obbligatorio fin dalle scuole elementari. Quanto ho imparato dal Latino: la concinnitas la capacità cioè di esprimere in modo sintetico concetti ampi e complessi; l’appropriatezza dei termini per cogliere le più sottili sfumature del pensiero; la consecutio temporum per ordinare in modo fluido il corso del pensiero medesimo. Qualcuno può pensare che queste doti non siano utili nel mondo 2.0. Cos’è in fondo un tweet se non un esercizio di concinnitas?