Il cupo Death Note ha forse trovato in Nat Wolff il suo probabile protagonista

Forse ci siamo: il progetto di portare il celebre manga sul grande schermo potrebbe finalmente essere ad una svolta positiva. Death Note potrebbe aver trovato il volto del suo protagonista in quello di Nat Wolff, giovane e promettente attore


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Questa è una notizia che mi fa piacere e che accolgo con gioia. Ma anche con la speranza che possa esserci un’accelerazione al progetto in questione. È passato infatti già un bel po’ dall’ultima volta che ne abbiamo parlato (è stato esattamente qui) ed ora la svolta potrebbe essere arrivata: Nat Wolff dovrebbe essere il giovane protagonista della trasposizione cinematografica di Death Note, celebre e cupo manga, che annovera innumerevoli fan su tutto il pianeta Terra. La fonte di questa che sembra essere molto più che un semplice rumour è Variety, quindi di attendibilità nel gossip pare essercene abbastanza. Nat Wolff, per chi non lo avesse inquadrato, si è fatto conoscere presso le platee soprattutto in merito a pellicole come Colpa delle Stelle e il recentissimo Città di Carta. Comunque vadano le cose, va detto che finora l’unica conferma riguarda quella per il regista che sarà, dopo vari nomi ipotizzati, Adam Wingard: sicuramente un cultore del genere macabro-horror, anche se senza grosse esperienze alle spalle.

Ricordiamo, per chi non la conoscesse ancora, la particolare e a suo modo macabra originalità di Death Note, che vede come protagonista della trama Light Yagami, un tranquillo e normale studente, che un bel giorno trova un quadernetto nero dall’aspetto semplice e apparentemente innocuo. Ma l’aspetto è del tutto ingannevole: in realtà il quaderno cela un potere immenso. I nomi che vengono trascritti su di esso infatti, vanno incontro a morte sicura dopo 40 secondi, per arresto cardiaco. Yagami, che nelle sue vesti di giustiziere si fa chiamare Kira, decide di creare un mondo senza misfatti e di donare quindi la morte a tutti i criminali: in realtà però questa sua missione apparentemente nobile e semplice cela risvolti tutt’altro che lineari e meritevoli di plauso.

Death Note è insomma un manga che lancia non pochi spunti sui quali poter riflettere. E non mi riferisco solo a quelli più immediati e facilmente deducibili. In fondo il saper riconoscere il male in maniera obiettiva, al netto di facili ed evidenti esempi, è un argomento di discussione che trancia trasversalmente parecchie aree di pensiero del nostro labile intelletto, da sempre. Voi per esempio, se foste nei panni di Kira, quali e quanti nomi annotereste sul Death Note? Sono sicuro che fra di noi, in questo caso, si celerebbero potenziali sterminatori di gran parte della razza umana. Atteniamoci alla realtà, per ora. Per fortuna Death Note è solo fantasia. Speriamo di veder presto sviluppi su questo lungometraggio. Se non tradisce lo spirito del manga, dovrebbe meritare.