One Piece diventerà una serie tv live action. Il manga di Eiichirō Oda, pubblicato in Giappone dal 1997 (in Italia dal 2001, grazie a Star Comics), con oltre 450 milioni di copie in circolazione al 2019, è la serie a fumetti ad avere venduto di più al mondo, nonché quella di maggior successo.
Non stupisce che Netflix sia riuscita, ancora una volta, ad accaparrarsi uno degli anime giapponesi più famosi e amati dal pubblico. La piattaforma ha infatti annunciato la produzione di una serie live action (quindi con attori in carne ed ossa, per intenderci) composta da dieci episodi. La notizia ha fatto il giro del mondo e i fan di One Piece sono già sul punto di guerra, temendo possa ripetersi un nuovo flop.
Netflix non è infatti nuovo ad adattamenti di opere giapponesi. Due anni fa, Death Note, celebre manga ideato e scritto da Tsugumi Ōba e disegnato da Takeshi Obata, diventò un film che approdò sulla piattaforma streaming, generando i commenti più disparati. Come accaduto per Ghost In The Shell, capolavoro di Masamune Shirow, adattato sul grande schermo da Rupert Sanders, anche la pellicola di Death Note venne accusata di whitewashing (un pratica molto comune a Hollywood). Il ruolo principale, che sarebbe dovuto spettare a un’attrice asiatica, andò invece alla diva Scarlett Johansson. In generale, il film di Death Note non superò la sufficienza, venendo stroncato ampiamente da pubblico e critica per aver completamente stravolto la simbologia originale dell’opera di Ōba.
Con One Piece si rischia di cadere nello stesso errore. Fatto sta che la Tomorrow Studios e la casa editrice Shueisha hanno avuto il via libera per sviluppare il live action. La Tomorrow Studios è inoltre al lavoro su un altro adattamento di un classico giapponese, il manga Cowboy Bebop.
Lo sceneggiatore Steven Maeda (Lost, The X-Files) si occuperà della sceneggiatura, sarà inoltre showrunner e produttore esecutivo. A Matt Owens (Agents of S.H.I.E.L.D., Luke Cage) invece il compito di collaborare alla scrittura e alla produzione. I fan potranno “consolarsi” sapendo che One Piece non verrà lasciato in mani troppo “americane”. Infatti l’autore del manga, Eiichiro Oda, sarà tra i produttori esecutivi della serie, in modo così da supervisionare il lavoro.
Molti fan temono che l’intera trama venga completamente stravolta a favore di uno stile hollywoodiano. E non hanno tutti i torti.
Here’s my biggest one piece live action fears:
-cutting the story due to the 10 episode limit
-horrible, horrible casting
-Everybody gets a hettie treatment and there’s a forced romance between nami and luffy— Sam 🏖 (@kyutoryu_) January 29, 2020
Probabilmente è ancora presto per trarre conclusioni e non resta che affidarci al lavoro di Eiichirō Oda. Magari stavolta, l’accoglienza sarà positiva rispetto al disastroso esperimento di Death Note.
One Piece è entrato nel guinness dei primati come serie a fumetti disegnata da un solo autore con il maggior numero di copie pubblicate (oltre 300 milioni). La trama segue le avventure di Monkey D. Rufy, un giovane il cui corpo ha assunto le proprietà della gomma dopo aver inavvertitamente ingerito il frutto del diavolo Gom Gom. Insieme alla sua ciurma esplorano un mondo fantastico, fatto di oceani infiniti e isole esotiche, alla ricerca del leggendario tesoro chiamato One Piece, che permetterà a Rufy di diventare il nuovo Re dei Pirati.
Oda-sensei will oversee the live-action #OnePiece series by @stevemaeda and Matt Owens. @NXOnNetflix pic.twitter.com/rFrDOvakLc
— ONE PIECE(ワンピース) Netflix (@onepiecenetflix) January 29, 2020