Una ricca scaletta di successi, tre ospiti chiamati a duettare e un conduttore d’eccezione come Carlo Conti: quella de Il Volo all’Arena di Verona è stata l’ennesima conferma di come il fenomeno pop-lirico lanciato da Rai1 abbia ormai consolidato un successo anche in Italia, dopo l’incredibile riscontro all’estero.
Introdotti da Giancarlo Giannini, che ha parlato di favola moderna in riferimento alla loro storia di ragazzini di provincia con la passione per il bel canto e l’amicizia cresciuta davanti ad una grande orchestra, Piero Barone, Gianluca Ginoble e Ignazio Boschetto hanno animato l’Arena di Verona lunedì 21 settembre, con un concerto-evento trasmesso su Rai1 mercoledì 23 settembre con lo speciale Il Volo – Un’avventura straordinaria.
“Passione, amicizia, talento, non sono i nomi di tre fate, ma quando nella vita accade che queste tre cose si mettano insieme realizzano qualcosa di magico. Questa favola è appena iniziata ed è tutta da scrivere: parla di 3 ragazzi che hanno spiccato il volo” ha argomentato Giannini prima che il trio facesse la sua comparsa sul palco dell’Arena con Nel blu dipinto di blu, proposta con un arrangiamento diverso rispetto a quello classico.
Il mondo di Jimmy Fontana, un classico del repertorio de Il Volo, è il secondo brano in scaletta, seguito da un omaggio al maestro Pino Donaggio con Io che non vivo. L’amore si muove, il nuovo singolo de Il Volo che anticipa l’omonimo album in uscita il 25 settembre, conquista un posto nella prima parte dello spettacolo, introdotto da Carlo Conti chiamato a fare le presentazioni ufficiali: l’autore del brano, Francesco Renga, è apparso sul palco per spiegare come è nata la collaborazione con i ragazzi e come un brano scritto per suo figlio Leonardo sia stato riadattato per il loro repertorio. Il quartetto si è poi esibito sulle note de L’immensità.
Ancora spazio al genio di Modugno con Ciao ciao bambina e ad altri classici come Granada e Quando l’amore diventa poesia, tra un brano di Elvis (Can’t help falling in love) e un momento prettamente lirico in quello che è il tempio della lirica (con Piero in versione solista in E lucean le stelle).
Lo spettacolo è trascorso tra canzoni e siparietti tra i tre ex tenorini, che si prendono in giro, ironizzano sui loro accenti, coinvolgono il pubblico con simpatia: “Per quelli più anziani tra il pubblico, un pezzo che ‘spacca’ vuol dire che funziona” ha spiegato Ignazio scatenando l’ilarità in platea. Poco dopo con Piero avrebbe provato a spiegare alle signore come accendere il flash del cellulare.
A ben vedere, qualcuno ha pensato che quella all’Arena di Verona fosse una prova generale per Sanremo 2016: che Carlo Conti stia valutando l’idea di riportarli all’Ariston stavolta da “valletti” o co-conduttori dopo la vittoria della scorsa edizione? Probabilmente lo scoriremo presto.
La seconda parte del concerto è volata verso il finale con Canzone per te, introdotta da Giancarlo Giannini, Ancora di Eduardo De Crescenzo, ma soprattutto l’omaggio emozionante di Ignazio a Pino Daniele con Napul’è, Quando e Quanno chiove.
Guest star a sorpresa, il maestro Francesco De Gregori, che di lì a poco avrebbe tenuto il suo personale show all’Arena con Rimmel 2015: accolto da una standing ovation, il cantautore si complimenta con Il Volo dopo aver cantato con loro Canzone per sempre. Nella lunga scaletta anche Delilah, La vita è bella, due inediti de Il Volo e La vita. Il duetto con Lorenzo Fragola suggella un’amicizia nata al Festival di Sanremo 2015, come racconta Carlo Conti.
Grandi applausi per O Sole Mio, uno dei cavalli di battaglia del trio, prima del gran finale con coriandoli e ringraziamenti sulle note di Grande Amore, il tormentone che ha vinto Sanremo e spopolato in rete col video ufficiale da record (il più visto in assoluto su VEVOItalia) accolto dalla standing ovation in Arena. L’appuntamento è al Festival di Sanremo 2016? Per il momento tutto tace.
Intanto, sul sito della Rai è disponibile il video integrale del concerto all’Arena di Verona.