Parafrasando certi slogan, certi concetti, potremmo magari pensare: “Tremate, tremate le streghe son tornate”. Ma sarebbe un tantino fuori luogo: in questo caso sono infatti tutte altre streghe; altro che rivendicazioni femministe del 68.
Trumbo è una pellicola che parla proprio di streghe ma, nella fattispecie, di quella famosa caccia alle streghe collocabile in un medioevo culturale, piuttosto che storico-ancestrale: stiamo parlando di un epoca che ovviamente precede di qualche decennio al 68.
Siamo in pieno Maccartismo: anni 50 e il senatore Mc Carthy segna col suo nome gli eventi in questione. Un periodo contraddistinto dal sospetto e dalle indagini che verranno operate verso personaggi del mondo dello spettacolo (e non solo), riguardo eventuali simpatie comuniste o presunte tali. Lo storico sceneggiatore Dalton Trumbo cade nella rete delle delazioni: viene messo sotto acusa e condannato a 11 mesi di prigionia. Lui, fino a poco tempo prima, era stato uno degli sceneggiatori più quotati a Hollywood e dintorni. Poco importa. O quasi. Trumbo riuscirà comunque a continuare a scrivere, ma sotto pseudonimo, cogliendo anche soddisfazioni non da poco: gli script per Vacanze Romane e La più grande corrida, gli varranno ben due oscar.
Rimarrà però l’assurda logica, pseudo democratica, del mettere alla gogna pensieri diversi dalla politica statunitense: una delle tante distorsioni operate in clima di guerra fredda, quindi, in atmosfera di paranoia incalzante. Da un lato e dall’altro.
Nel ruolo di Trumbo c’è Bryan Craston: in molti cominciano a vociferare che la sua performance è meritoria già di una nomination per l’ambita statuetta Hollywoodiana. Vedremo: sarebbe forse anche una sorta di catarsi per quella Hollywood che non è riuscita a proteggere abbastanza i suoi lavoratori. Alla regia c’è Jay Roach (Ti presento i miei) che dirige un cast dove ci sono anche Helen Mirren, John Goodman, Elle Fanning, Louis C.K. e Diane Lane. Trumbo uscirà nelle sale cinematografiche il prossimo 9 novembre. Nel frattempo c’è il trailer a seguire.
