Mark Ruffalo orgoglio italiano al Giffoni Film Festival (foto e video): “Mastroianni è il mio eroe e cucino il ragù”

Un divo hollywoodiano che cucina la parmigiana: Mark Ruffalo si racconta così al Giffoni Film Festival, tra Hulk e la poesia del cinema italiano

Foto Mark Ruffalo al Giffoni Film Festival 18 luglio

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Un entusiasta Mark Ruffalo qualche giorno fa, sul suo profilo Facebook, faceva sapere di essere a Sorrento e di sentirsi a casa “nella terra delle mie origini” (calabresi quelle del nonno paterno): l’attore ha anticipato il suo arrivo in Italia in vista dell’incontro con i giurati del Giffoni Film Festival 2015.

L’attore interprete di Hulk della serie Marvel The Avengers è stato il primo ospite internazionale del Giffoni Film Festival 2015 nella seconda giornata sabato 18 luglio, certamente uno dei nomi più roboanti di quest’edizione che vi stiamo raccontando dalla Cittadella del cinema per ragazzi.

Eccolo al photocall insieme alla moglie Sunrise Coigney all’arrivo a Giffoni.

La conferenza stampa dell’acclamato interprete di Zodiac, Shutter Island, Begin Again è stato un trionfo di orgoglio nazionalistico: Mark Ruffalo per primo ha citato le sue origini italiane per complimentarsi col Giffoni Film Festival, una realtà tutta italiana (anzi, meridionale) davvero incredibile. Lo ha definito “qualcosa che non mi aspettavo, ma che da italiano non mi sorprende, conoscendo la mia famiglia…“.

Atteso sul grande schermoin Avengers: Age of Ultron, secondo capitolo della saga di supereroi Marvel Comics dei Vendicatori, nei panni di Bruce Banner/Hulk, Mark Ruffalo ha spiegato di non essersi sentito mai un super-eroe nella vita, ma di essere cresciuto leggendo i fumetti Marvel, guardando i film di Marlon Brando e Jerry Lewis insieme alla nonna italiana. La stessa che gli ha insegnato a cucinare e gli ha trasmesso un’eredità tutta italiana.

La mia famiglia è negli Usa dall’unificazione, ma ciò nonostante mi ha cresciuto in una cultura tutta italiana, ho imparato a cucinare parmigiana, polpette e ragù di 3 giorni guardando mia nonna. Sono cose che hanno formato la mia identità, come il senso della famiglia e dell’amicizia. Ma non sono mai stato consapevole della mia italianità finché non sono arrivato in Italia e ho scoperto di rivedermi molto nella vostra cultura.

Il cinema italiano di ieri e di oggi ha un ruolo fondamentale nella sua formazione artistica. Qualche nome su tutti:

Marcello Mastroianni è il mio supereroe: un mito, ha dato volto e voce a tutte le emozioni dell’animo umano, è stato triste, affascinante, cattivo, ha avuto il tipo di carriera che vorrei emulare, vorrei interpretare tutte le sfaccettature dell’animo umano. Mi hanno ispirato anche Fellini, Wertmüller, Troisi con Il Postino, Sorrentino con La grande bellezza: la cifra poetica del cinema italiano non esiste in quello americano, cerco di attingere alle mie origini per portare un po’ di questa poesia sullo schermo.

Prossimamente sarà al cinema anche con Spotlight, film di denuncia sui casi di pedofilia nella chiesa cattolica a Boston, al fianco di Michael Keaton e Rachel McAdams e spera che questa pellicola scottante abbia “il successo che merita“.

Ci sarà anche un nuovo capitolo della saga di Hulk?

Non so cosa accadrà, se ci sarà un quarto, quinto capitolo… bisogna capire se il pubblico vorrà vedere un Hulk ingrigito e ingrassato!

L’attore ha poi sfilato sul blu carpet della Cittadella senza assolutamente risparmiarsi, intrattenendosi a firmare autografi alla folla e scattare selfie con i giovani giurati del Giffoni Film Festival, con la moglie Sunrise Coigney al suo fianco a raccogliere striscioni per lui.