Stupro, la vittima se l’è cercata. E’ successo anche a me

Chiara, vittima dello stupro nel quartiere Prati di Roma, è colpevole. Stando in strada di notte ha istigato suo aguzzino. Che amarezza. Ho sperimentato anche io sulla mia pelle, e le mie tasche, le stesse accuse demenziali

Stupro. Le colpe della vittima

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Subisce lo stupro, , ma basta poco per farla diventare da vittima a responsabile – o perlomeno istigatrice – della violenza subita. Cosa faceva in giro di notte per Roma una ragazzina di quindici anni? La sua presenza è stata una tentazione irresistibile per l’aggressore che non ha potuto fare a meno di stuprarla. Chiara, la vittima stuprata, dunque se l’è cercata perché con la sua presenza in strada ha eccitato gli istinti bestiali del marinaio Giuseppe Franco arrestato qualche ora dopo dalla Polizia. Come dire avevi il portafoglio in vista e mi sono sentito in diritto di rubarlo.

La vicenda giudiziaria dello stupro consumato nel quartiere Prati di Roma è appena agli inizi. Ma qualcuno ha già emesso il suo verdetto. Chiara, restando di notte in strada, lo stupro l’ha in qualche modo provocato. Che amarezza! Anche perché una cosa simile è successa anche a me in più di una circostanza.

Nessuno ha tentato di stuprarmi, ma ho subito diversi furti: autovettura, portafoglio, telefono cellulare. Quando andavo a sporgere denuncia venivo sempre rimproverato. Proprio come sta avvenendo con Chiara vittima dello stupro a Roma. “Ma come avete lasciato l’auto in sosta in una zona popolata da zingari? Ma come  i genitori consentono a questa ragazzina di star in giro di notte? Ma come avete messo in cellulare nella tasca della giacca in metropolitana? Ma come la ragazza stava bevendo una birra con le amiche? Ma come avevate il portafoglio poggiato sul sedile del bus e vi siete messo a dormire? Ma come Chiara, vittima dello stupro, si era truccata prima di uscire di casa?

E’ un meccanismo mentale, meglio dire demenziale, perverso. La vittima non riceve solidarietà per lo stupro, il furto, la truffa subiti. Ma addirittura la critica ed il rimprovero sia di chi dovrebbe tutelare i cittadini da questi crimini sia di coloro che vengano a conoscenza della vicenda. E’ una sensazione amarissima, vi assicuro. E posso comprendere il dramma di Chiara avendo sperimentato un dolore di certo minore del suo. Lo stupro è più osceno di un furto, ma esser considerato causa dell’aggressione e del danno è ancora più doloroso.

Coloro che si comportano così meriterebbero di subire la medesima sorte. Chi accusa Chiara di aver provocato lo stupro sostiene la tesi che anche lui si sarebbe comportato nel medesimo modo. E’ un ladro ed uno stupratore in potenza: io se vedo un portafoglio che sporge da una giacca o una ragazza in minigonna non mi sogno nemmeno di sfilare il portafoglio o metter le mani addosso alla donna. Chi la pensa al contrario è un ladro ed uno stupratore d’occasione.