Pinocchio – Il nuovo live action mette insieme Robert Downey Jr. e Paul Thomas Anderson

Da Tony Stark a Geppetto. Potrebbe essere questa la prossima evoluzione dell’attore per i prossimi anni. E intanto a Hollywood circola più di un progetto sull’intramontabile favola di Collodi: Pinocchio non stanca mai e se la “Mecca del cinema” lo adocchia più di una volta, vorrà pur dire qualcosa. Bugie a parte.


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Pinocchio a furor di popolo. Da qualche tempo pare che, almeno nelle intenzioni, la famosa favola di Carlo Collodi ideata nel 1883 sia ritornata prepotentemente di moda. Sarà perché in fondo è uno di quei classici intramontabili che, abilmente rispolverati, si prestano a garantire sorrisi e incassi in ogni epoca. Soprattutto in questa. E sarà magari anche perché la stessa favola nasconde in sé un messaggio universale che non fa mai male re-distribuire, ad intervalli più o meno regolari, fra la popolazione. Quasi al pari di una medicina o un mantra. Forse.

Fatto sta che le ultime voci sul probabile prossimo live action del burattino di legno, destano non poco stupore: Paul Thomas Anderson, regista e probabile sceneggiatore e Robert Downey Jr. nei panni di produttore con la sua Team Downey, ma anche come interprete. Nei panni di Geppetto. Si avete capito bene, non è una battuta. Da Iron Man a padre putativo di Pinocchio il passo è breve, in ordine soprattutto a due motivi semplici e fondamentali: perché sempre di finzione si tratta, ma anche perché l’età incalza, finzione a parte. Va ricordato, inoltre, che i due soggetti in questione si erano già “corteggiati” professionalmente per Inherent Vice. Si mise di mezzo però la produzione di Avengers: Age of Ultron già in atto in quel periodo e quindi non se ne fece più nulla (l’eccezionale Larry “Doc” Sportello di Joaquin Phoenix, non ha sicuramente fatto rimpiangere l’occasione mancata).

Che poi c’è da dire anche che, in realtà, l’idea di questo live action gira negli ambienti di Hollywood già da un po’ di tempo: in passato hanno provato ad occuparsene sia Ben Stiller che Tim Burton, con la Warner che aveva fra l’altro già affidato una prima stesura dello script (risultata non convincente) a Michael Mitnick. Ci sarebbe poi anche il rischio, almeno in teoria, di un’overdose di Pinocchio per gli anni a venire: in cantiere c’è anche un progetto della Disney sempre in live-action e una versione in stop motion 3D firmata da Guillermo Del Toro (che però sarebbe in una fase di stallo). Attendiamo. L’Italia, Paese natìo del burattino impertinente, ha visto l’ultimo Pinocchio al cinema con il tentativo di Benigni del 2002 che, prima di risultare un clamoroso flop a livello di incassi, riuscì a deludere anche sotto altri aspetti. D’altro canto non si poteva mentire sulla assoluta inadeguatezza degli attori nei relativi personaggi principali (su tutti il Pinocchio vecchio di Benigni e la fata turchina interpretata da Nicoletta Braschi). Le bugie, non va dimenticato, hanno le gambe corte. Ancor prima di far crescere i nasi.