Una delle indiscrezioni più ricorrenti degli ultimi giorni si riferisce alla possibilità che l’iPhone 6S possa essere commercializzato in una versione “base” ed “economica” pari a 32 GB, innalzando ulteriormente quindi l’asticella in merito alla dotazione minima di memoria ROM per un melafonino concepito da Apple.
Personalmente, ho affrontato sempre con un certo scetticismo la questione: se da un lato il passaggio dagli 8 GB dell’iPhone 4S ai 16 GB dell’iPhone 5 fu effettivamente necessario, in linea con gli standard di quasi tre anni fa nel mercato degli smartphone, in questo caso la mossa mi sembrerebbe un tantino più forzata.
In particolare ci sarebbero due elementi oggettivi e quasi ufficiali confermare questa tesi: in primo luogo, una scelta di questo tipo finirebbe col pesare ulteriormente sulle tasche dei potenziali acquirenti di un iPhone 6S, visto che per forza di cose il prezzo della versione più economica diventerebbe in automatico più alto rispetto a quanto abbiamo avuto modo di riscontrare poco meno di un anno fa in occasione della presentazione dell’iPhone 6.
In seconda istanza, credo sia necessario ricollegarsi al punto che ha dato origine alle indiscrezioni, ovvero le problematiche riscontrate dagli utenti in possesso di un modello Apple con 16 GB di memoria ROM in seguito al rilascio di iOS 8. In quella circostanza, infatti, molti fecero notare di non avere abbastanza spazio di archiviazione per poter procedere al download via OTA, creando legittime perplessità in vista dell’arrivo sulla scena di iOS 9.
Quest’ultimo, però, secondo quanto riportato da BGR avrà un peso nettamente inferiore rispetto al più importante upgrade del 2014. Insomma, per l’iPhone 6S non ci sarebbe l’effettiva necessità di contare quantomeno su una variante da 32 GB considerando presupposti di questo tipo.