Machete contro capotreno, legge del taglione

Perché perdere tempo con processi e cavilli? Chi ha troncato il braccio del capotreno con il machete, merita la stessa punizione. Zac!! Ed il braccio vola via, così la smetteranno di far danno e non la faranno franca grazie all'ignavia delle leggi e del sistema giudiziario italiano

Machete per i responsabili

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Un bel colpo di machete e zac!! Il braccio schizza via!! E’ la migliore punizione possibile, l’unica per chi con un machete ha troncato il braccio di un povero capotreno la cui unica colpa è stata quelldi aver fatto il proprio dovere.

Si applichi ai delinquenti responsabili la legge del taglione, il taglio del braccio con il machete perché credo sia l’unica lingua che possono comprendere. D’altro canto così ci si può aspettare di bene da un tizio che quando esce di casa ritiene indispensabile accessorio, oltre al telefonino ed al portachiavi, anche un machete? Mica siamo nella selva amazzonica, dove il machete si utilizza per aprirsi la strada nel folto della vegetazione. Siamo in Lombardia su di un treno del servizio regionale. Non ci sono serpenti in agguato da decapitare con il machete in caso di attacco improvviso, ma un semplice capotreno che con cortesia chiede di controllare il biglietto.

Nei paesi civili si usa così. E chi non ha il biglietto scende dal treno e paga la multa. Stavolta però non è andata così. La richiesta è costata al capotreno Carlo di Napoli ( 32 anni, sposato e con una bambina di cinque mesi) un colpo di machete che gli ha tranciato il braccio di netto. Sono riusciti i medici a riattaccarlo il braccio, il controllore pur in gravi condizioni se la caverà. E vedrete che se la caveranno anche i delinquenti della banda MS-13 che con il ma chete l’hanno ridotto in fin di vita. Se il capotreno avesse invocato l’aiuto della Polizia e qualche poliziotto avesse dato una manganellata agli aggressori con machete ci sarebbero stati i cortei in piazza contro la Polizia violenta e razzista. Nessun corteo, nessuna fiaccolata per il povero capotreno tutore della legge e della legalità.

Vedrete che nelle pieghe della norma si troverà il modo di fargli fare il meno carcere possibile, alcuni degli arrestati hanno già un corposo fascicolo giudiziario intestato, ammesso che vengano condannati. Qualche anima pia con la toga, vedrete, troverà attenuanti ed esimenti magari la temporanea incapacità d’intendere e di volere. Tra qualche tempo saranno nuovamente a bordo del treno, sempre con il machete, sempre pronti a far danno. E’ inutile perdere tempo con il processo ed i cavilli. Si applichi la legge del taglione. Occhio per occhio, braccio per braccio, machete per machete. Senza nessuna pietà ché di pietà questi delinquenti non ne hanno mai avuto, né mai ne avranno. Così quando li vedranno monchi, i loro degni compari capiranno la gravità della colpa e potrebbe lasciarlo a casa il machete.