A pochi giorni dal debutto del nuovo negli stadi col concerto di Ancona, Jovanotti si regala un’esperienza inedita e divertente: per la prima volta coronerà un sogno molto comune tra gli appassionati dei fumetti Disney, diventando il protagonista di diverse storie su Topolino.
Nel numero 3108 del settimanale edito da Panini Comics, in edicola mercoledì 17 giugno, Jovanotti diventa “Paperotti” il nuovo personaggio disegnato da Giorgio Cavazzano che debutta anche in copertina, oltre ad essere protagonista di quattro storie autoconclusive scritte da Davide Catenacci e disegnate dal maestro Cavazzano.
La cover del prossimo numero ha per protagonista proprio Paperotti/Jovanotti, acclamato come una superstar sul palco da tanti fan di Paperopoli, tra cui si distinguono Paperino e Paperoga. Grande appassionato della saga Disney, Jovanotti si trasforma in Paperotti e incontra tutti i grandi protagonisti di Paperopoli, come Paperon de’ Paperoni, Paperino, Paperinik, Paperoga, Gastone e Paperina. Anche lo storico bassista della superband di Jovanotti, Saturnino, entra a far parte delle storie di Topolino con il personaggio di Pianetino.
Ecco in anteprima la copertina e alcune immagini dal numero speciale dedicato a Jovanotti.
Nel numero, oltre alle quattro storie dedicate a “Paperotti“, c’è spazio anche per l’intervista rilasciata in esclusiva dal cantautore di Cortona a tre giovani fan.
Jovanotti si racconta alla vigilia del Lorenzo Negli Stadi 2015, il nuovo tour in partenza il 20 giugno, in un’intervista che probabilmente per i più svelerà lati inediti dell’artista, a partire dalla scelta di quel nome d’arte così peculiare che l’ha reso ne ha fatto un personaggio dalla popolarità incredibile nei primi anni ’90: “Perché mi chiamo Jovanotti? Volevo un nome da personaggio dei fumetti!“.
Mentre sta ultimando i preparativi del nuovo tour, con tanto di palco già allestito ad Ancona, Jovanotti racconta anche come vive i momenti che precedono i suoi concerti.
Ho sempre paura. Un quarto d’ora prima di salire sul palco vorrei andare via. Ho paura di sbagliare, di inciampare, che ci sia qualcuno in mezzo al pubblico che magari mi fa le pernacchie e quindi mi agito. Poi vedo tutta la gente, sento partire la musica e la paura scompare.