Una preghiera per guarire dall’omosessualità?

La parola a Mario Cimmino, studente Optima Erasmus a Leiden


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Luca era gay, cantava Povia a Sanremo 2009. Ora Luca Di Tolve, ex ballerino in locali gay, ha scoperto la fede ed è intenzionato a riportare sulla “retta via” altri gay, per guarirli dalla grave malattia dell’omosessualità.
Ad affiancare Luca due sacerdoti, che intendono guarire gli infedeli con canti, preghiere e confessioni spirituali nel centro di spiritualità Sant’Obizio, sulle Alpi lombarde. E mentre nel resto d’Europa, ultima l’Irlanda, le coppie omosessuali hanno ottenuto i più svariati riconoscimenti, in Italia Luca Di Tolve vende (al prezzo di 185 euro) kit con tanto di libri e dvd per “estirpare dal proprio animo il cancro dell’omosessualità”.
Abbiamo chiesto il parere di Mario Cimmino, che sta trascorrendo la sua esperienza Optima Erasmus a Leiden, nella permissivissima Olanda, da sempre in prima linea sui diritti gay.

Omosessualità in Olanda e omosessualità in Italia: percezioni diverse e situazioni diverse. Ci fai un quadro della situazione?

In Olanda ognuno è libero di fare quello che vuole. Ti possono piacere uomini, donne, entrambi o alberi, a nessuno importa cosa sei perché sei libero di vivere la tua vita privata come meglio credi. Paragonare l’Olanda all’Italia su questo argomento è come fare un paragone tra il Diavolo e l’acqua santa. Qui ci sono molti gay e nessuno li giudica, addirittura ho letto che nei casi di operazione per il cambiamento di sesso, il cambiamento è effettivo anche dal punto di vista burocratico, viene cambiato il sesso sul documento di riconoscimento!

Matrimoni gay: L’Olanda è all’avanguardia sul tema, l’Italia è in Europa Occidentale l’unico paese che non ha nessun tipo di riconoscimento per le unioni omosessuali. Come te lo spieghi?

Noi siamo un paese molto strano. Siamo molto legati alla nostra storia e alle nostre tradizioni, non dimentichiamoci inoltre che siamo il paese in cui risiede la Chiesa cattolica.
Purtroppo la nostra religione se viene male interpretata invece di portare ad una apertura verso il diverso da noi (che non vuol dire diverso e quindi malato ndr) porta ad una chiusura verso il “prossimo tuo” e genera odio.
Io sono per una apertura verso il diverso, ma una cosa che non mi piace del nostro paese e dei nostri media è l’ipocrisia. Ormai l’essere gay è diventato un fattore di tendenza e si sono creati dei luoghi comuni che veramente mi danno fastidio,come il fatto che solo se sei gay puoi parlare di moda perché si sa no? Se sei gay hai stile. Cercare di far vedere agli altri paesi di essere anche noi aperti verso i gay, facendo l’esatto opposto, creando personaggi e luoghi comuni che scimmiottano la realtà e invece di trattare i gay come persone normali accentuano una diversità che esiste solo nel nostro cervello.

Chiesa e omosessualità. Il Vaticano fa da sempre sentire la sua opinione sull’argomento, e nonostante alcune timide aperture di Papa Francesco la condanna all’omosessualità non è mai venuta meno. Secondo te è lecito che la Chiesa intervenga su aspetti della società?

La Chiesa non interviene sugli aspetti della società, esprime semplicemente il proprio pensiero riguardo alcuni argomenti. Poi ogni persona è un essere pensate ed è libero di prendere tutte le informazioni riguardo un argomento e trarre le sue conclusioni. La libertà di espressione è una delle cose migliori che ancora ci resta, il problema è che ad essa dovrebbe essere legato l’obbligo di utilizzare il cervello, cosa che non sempre accade. Se si dovesse pensare a rendere illecita l’espressione delle proprie opinioni più che la Chiesa io renderei illecite persone come Salvini che per me è il simbolo della crisi dei concetti di umanità e fratellanza.

Qual è la tua personale opinione sull’argomento? Massima libertà alle coppie gay fino all’adozione o porresti dei limiti?

A dire la verità non sono in grado di definire appieno la mia posizione a riguardo. Sicuramente penso che se due persone si amano la loro sessualità non deve precludergli niente nella nostra società. Quindi sicuramente penso che un riconoscimento ufficiale delle coppie gay dal punto di vista burocratico possa risolvere molte situazioni spiacevoli. Ad esempio se uno dei due componenti della coppia sta male l’altro non ha nessun diritto legale ad essere informato sulle condizioni di salute risultando un estraneo. E per quanto riguarda l’adozione dei bambini, credo che il non avere dei genitori sia molto più grave della sessualità di questi ultimi.