Jovanotti non ci sta: “Mai detto sì al lavoro gratis”. Ecco le parole esatte a Firenze (video)

Sommerso dalle critiche per aver difeso le esperienze di lavoro gratis nel mondo della cultura, Jovanotti replica alle accuse con una secca smentita

Video Jovanotti lavoro gratis: replica del cantante

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Ha scatenato un putiferio il discorso di Jovanotti all’Università di Firenze: l’incontro con gli studenti dell’ateneo toscano il 3 giugno è finito sulle prime pagine dei giornali online per le posizioni controverse dell’artista sul tema del lavoro nel mondo della cultura.

In risposta ad una studentessa che chiedeva come riuscire a lavorare seriamente nel settore culturale in Italia, il cantautore ha cominciato un lungo discorso ricordando i suoi recenti concerti nell’ambito di prestigiosi festival oltreoceano, come il Lollapalooza, e come abbia apprezzato il fatto che tanti giovani collaborano alla gestione degli eventi in modo assolutamente gratuito, da volontari, nonostante si tratti di iniziative dalla dimensione industriale, facendo un’esperienza di pochi giorni ma altamente formativa.

Jovanotti ha ricordato come da ragazzino partecipasse ad iniziative estive locali nella sua Cortona facendo il cameriere gratis e tornando a casa solo con le mance, ma ben contento di aver fatto un’esperienza di vita.

Accettare di fare un lavoro gratis vuol dire partecipare a qualcosa, costruire qualcosa dentro di sé. Io da ragazzino mi facevo tutte le sagre d’estate a Cortona e facevo il cameriere gratis. Ora tutti lo chiamerebbero sfruttamento ma io mi divertivo come un pazzo, imparavo ad essere gentile con le persone… quel volontariato lì per me era una festa. Lavorare nella cultura? Non c’è una risposta, io lavoravo nella cultura facendo la sagra della ranocchia…

https://youtu.be/YDGYcRugAxs

In rete sono bastate poche ore per scatenare una ridda di critiche e di accuse per il “milionario che invita i ragazzi a lavorare gratis“: c’è chi chiede a Jovanotti di regalare i suoi dischi, di non far pagare i biglietti dei concerti, chi semplicemente si sente offeso da questo discorso in un periodo in cui i giovani sono sempre più sfruttati e sottopagati, anche attraverso strumenti che dovrebbero essere formativi ma spesso si rivelano semplici forme di lavoro nero. In un Paese in cui già molte tipologie di contratto proposte ai giovani rasentano il lavoro gratuito, diventa inconcepibile esaltarlo come esperienza formativa.

Ma soprattutto sono in tantissimi a ricordare il povero Francesco Pinna, lo studente morto per allestire il palco di un suo concerto a Trieste nel 2011, mentre lavorava ricevendo solo pochi euro l’ora (5 secondo i sindacati, almeno 13 secondo gli organizzatori) dalla cooperativa che gestiva l’appalto.

Dopo l’invito del ministro Poletti a fare volontariato d’estate o la proposta di Alfano di far lavorare gratis i migranti, il tema è decisamente caldo. Che sia proprio un privilegiato come Jovanotti a fare questo discorso no, per molti semplicemente non è accettabile. E qualcuno ricorda anche come un suo collega, Frankie Hi-Energy, abbia rifiutato la fascia di Ambasciatore Expo dopo le polemiche per i contratti di lavoro sottopagati per i giovani. Tanto per fare delle differenze.

Jovanotti però non ci sta a passare per uno che accetta o addirittura promuove il lavoro gratis e dai suoi canali social contrattacca, spiegando di aver parlato di esperienze di volontariato da fare quando si è ragazzini e non di attività professionali non pagate, come ha specificato anche nella conferenza stampa successiva all’incontro.

Nel riproporre sul suo sito il video dell’intero incontro, Jovanotti replica così a chi lo sta attaccando ferocemente sui social.