Era il 2001 quando il wrestler Dwayne Johnson faceva il suo esordio cinematografico in La mummia – Il ritorno. Il carisma dell’attore fu così evidente da proporgli immediatamente un film da protagonista con il personaggio del Re Scorpione da lui interpretato. Meno di 15 anni che sono bastati a The Rock per diventare il principale action man della cinematografia occidentale. Titolo confermato ancora una volta qualora ce ne fosse bisogno, dall’ottimo riscontro che il thriller catastrofico di Brad Peyton, San Andreas, sta ottenendo in sala in questi giorni.
Adesso Dwayne Johnson, potrebbe avere la parte principale nel remake del film cult Grosso Guaio a Chinatown, ed essendoci il suo nome coinvolto la pillola si ingoia più facilmente. Ma andiamo con ordine, tanto lo so che anche a voi – insomma a chi si è visto il film negli anni giusti – l’idea del ritorno sul grande schermo di un’altra pietra miliare del cinema anni Ottanta spaventa un po’. Il flop è sempre in agguato e anche la sindrome del ‘certo con l’originale non c’è paragone’ se ne starà seduta nella poltroncina vicino alla vostra, a sgranocchiare pop corn.
Ma la 20th Century Fox non sembra temere la sfida, tant’è che ha già ingaggiato due sceneggiatori per rimettere mano allo script originale. Si tratterebbe di Ashle Miller e Zack Stentz, che in passato si sono occupati della sceneggiatura delle serie televisiva Fringe, quella che dette nuova vita a Joshua Carter Jackson, liberandolo dalla maledizione di Pacey Witter di Dawson’s Creek.
La storia di Grosso Guaio a Chinatown racconta di Jack Burton, un camionista in giacchetto di jeans smanicato e canottiera bianca, che si ritroverà inghiottito nella parte più oscura del quartiere cinese di San Francisco. Il tutto per aiutare un amico cinese a ritrovare la ragazza rapita dalla gang dei Signori della Morte. A chi non ha mai visto Grosso Guaio a Chinatown consiglio di andarlo a vedere, e non solo se siete tipi che apprezzano i film in salsa di puro intrattenimento, farciti di effetti speciali, scene d’azione e arti marziali. Perchè è vero, Grosso Guaio a Chinatown rientra tra quelle pellicole che ti servono al momento giusto il mini dialogo da manuale “Sei pronto? Io sono nato pronto”, o frasi del tipo ‘Ok, voi tenete il fortino e conservate vivo l’amor di patria. E se non torniamo per l’ alba… chiamate il Presidente!’, ma sono sicuro che ci troverete anche dell’altro.