Google si abbandona alle nightlies: un update al mese per Android M developer preview

La comodità degli OTA renderà fruibile ad un pubblico molto più vasto questa developer preview di Android M

android m developer preview

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L’anno scorso, quando fu rilasciata la versione di Android Lollipop, notammo che tra la versione definitiva e la developer preview di differenze ce n’erano davvero poche, con Android M la musica cambia, infatti Google ha intenzione di rilasciare un aggiornamento al mese per la developer preview.

L’obiettivo è fornire un aggiornamento OTA al mese finché non sarà rilasciata la versione definitiva in modo tale da aggiustare il tiro man mano che ci si avvicinerà al completamento del progetto.

La notizia, passata un po’ in secondo piano, è presente nella documentazione della Google Developer Preview, ma ha trovato conferma ufficiale tramite il famoso magazine The Verge che ha chiesto proprio a Dave Burke una conferma, giunta repentina.

L’anno scorso con Android L tutto ciò che avemmo fu un’immagine installabile degli unici aggiornamenti minori che furono rilasciati, questa volta le cose si fanno decisamente più divertenti in quanto non ci sarà nulla da flashare, solo un semplicissimo aggiornamento OTA, il che renderà la Developer Preview adeguata per un pubblico molto più vasto, magari poco esperto di flashing e simili.

Se hai già installato la developer preview, potrai notare, dal menù impostazioni, che c’è già la voce aggiornamento del sistema, con buona probabilità è proprio da lì che sarà possibile effettuare il check manuale della disponibilità o meno dell’aggiornamento OTA, ma comunque sicuramente arriverà notifica come già accade normalmente con le versioni definitive del sistema operativo.

Sicuramente Google rilascerà anche immagini complete di Android M, per chi vorrà flasharle integralmente. C’è da dire che già aggiornamenti OTA delle versioni definitive talvolta anche trovano qualche grip da cui derivano alcuni malfunzionamenti, ma spesso questo è dovuto alle numerose applicazioni installati, problema che invece non dovrebbe porsi con la developer preview in quanto l’utente è più che conscio che non trattasi di una versione definitiva, non adeguata per l’uso quotidiano.