Montage of Heck – Kurt Cobain torna al cinema

È stata programmata per il prossimo 22 luglio un’altra proiezione straordinaria del film. Le uniche due date di qualche settimana fa sono state un quasi inaspettato successo al botteghino. C’è sicuramente tanta passione amore dei fan dietro tutto questo, spinta forse anche dalla malinconia di aver perso troppo presto un talento del rock. Kurt Cobain avrebbe avuto tante altre cose da dirci con la musica e con le parole. Montage of Heck lo ricorderà a tutti.


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Tornerà ad essere proiettato nelle sale, ancora una volta, anche se solo per un giorno il docu film che narra di Kurt Cobain (ne abbiamo parlato qui l’ultima volta). Tornerà al cinema, il 22 luglio, perchè è stato un successo a suo modo. A suo modo perchè in fondo è stato nei cinema per soli due giorni, ma in quei soli due giorni ha incassato 503.374 Euro, totalizzando 40mila spettatori. Forse per alcuni la cosa ha suscitato in un certo senso clamore: è stata sicuramente una piacevole sorpresa. Ma forse altri erano abbastanza sicuri di questo riscontro. Perchè in fondo la pellicola aveva delle buone premesse: la stessa produzione curata dalla figlia di Kurt, Frances Bean Cobain affiancata dalla madre Courtney Love era sinonimo quanto meno di attenzione sul prodotto. E così è stato.

Montage of Heck ha catturato, ha conquistato il consenso dei fan perchè ben costruito e ricco di materiale più o meno inedito: fra interviste ad amici e parenti e filmati amatoriali girati all’interno delle mura domestiche, la pellicola coinvolge lo spettatore e riesce a renderlo in un certo senso partecipe del tormento e della creatività del leader dei Nirvana. Enigmatico come sempre, Kurt sembra quasi un padre qualunque alle prese con sua figlia e con sua moglie. Ma così non è stato, lo sappiamo bene. Forse perchè quel tipo di normalità ha rappresentato per lui una sorta di trappola: una leccornia per la sua anima che ha inseguito, ma non ha saputo gustare nella sua essenza.

Forse perchè fatta di routine, quotidianità e monotonia difficilmente gestibile da chi, in fondo, aveva un’anima difficile da mettere a fuoco, o forse perchè a quella tranquillità che dovrebbe scaturire da una “presunta famiglia perfetta” Kurt non ci ha mai creduto. Però l’ha cercata: è questo che si evince, è questo che viene raccontato nelle immagini. E non si fa fatica a crederci. Solo che lui non poteva fermarsi: quando sei alla ricerca di qualcosa che possa riuscire ad allievare un mare di pensieri negativi, che ti tormentano costantemente, quando hai troppe domande che ti pongono una serie di dubbi inquietanti e poche risposte che non riescono a convincerti, non ti fermi davanti a nulla. Continui a cercare. E quando cerchi spesso accade che ti perdi: i sentieri percorribili a volte sono tanti. Cobain prese uno di quelli sbagliati. Uno di quelli che non hanno via d’uscita, perchè portano in un vicolo cieco. Riproponiamo il trailer: bello e struggente. Sembra quasi trapelare rimpianto.

https://youtu.be/3Uv-i2f4SU4