Ancora Napoli, ancora criminalità e degrado, ancora Gomorra 2 La Serie. A questo giro siamo a Ponticelli, Rione Incis un quartiere spesso alla ribalta nei notiziari per fatti di cronaca nera. E’ in questi luoghi che il regista Stefano Sollima aveva scelto di girare molte delle scene che hanno caratterizzato la prima serie ed è sempre qui che sarà ambientato il grosso della seconda stagione a quanto pare.
Oramai per Optimagazine è appuntamento fisso, seguiamo le riprese su tutti i set, soffiate permettendo, a caccia di scoop e indiscrezioni da condividere con i nostri lettori appassionati della serie.
Nuovi attori affiancheranno i sopravvissuti della prima stagione come O’Pop, fedelissimo di Genny Savastano, uno dei pochi salvatisi dall’ultimo cruento scontro a fuoco tra clan.
Prima di partire col racconto di quanto girato ieri 21 maggio, ci tengo a sottolineare che qui non ci sono spoiler non li amiamo: qualche scatto, brevi video che lasciano intuire, immaginare degli scenari. Ma è quello che ci piace fare, immaginare appunto senza portare a casa alcuna certezza; per quella c’è Gomorra 2 La Serie che arriverà sui Sky ad inizio 2016.
Sotto i famosi “ponti di via Argine”, famosi nella zona ovviamente, ai confini con quello che i locali chiamano Il Rione tra le 22.00 di ieri 21 maggio e le 3 di questa mattina è stata girata la scena dell’assalto ad un blindato portavalori.
Dopo aver attraversato un bel tratto di via Argine il blindato si imbatte in un gruppo di fuoco capeggiato da chi? Dal nostro Immortale, ovviamente, come potete vedere nel secondo dei video che abbiamo girato.
Sul set, quindi, Marco D’Amore, blindatissimo, inavvicinabile, una protezione che manco Robert De Niro sul set di C’era una volta in America. Ma vabbè, ci sta, Gomorra-la Serie ha avuto un successo planetario è forse anche normale che qui tutti se la tirino un tantino.
Con lui il suo fedele compagno che probabilmente partecipa all’agguato.
Una serata ricca di colpi di scena, non tanto scenici ma proprio della vita reale. Sì perché assistere a queste riprese è sorprendentemente adrenalitico perché ogni volta che compare un personaggio in campo non sai se si tratta di un nuovo attore, una comparsa o semplicemente un abitante del posto in cerca di … non si sa bene cosa.
Come ieri quando i poveri ragazzi addetti alla sicurezza ed allo sgombero delle scene si sono visti assalire da un tizio che non si sa per quale ragione aveva deciso di parlare col Regista. Inconsolabile ed anche palesemente arrabbiato non c’era modo di fargli capire che il regista, in quel momento, era impegnato a girare una scena importante e non lo si poteva certo disturbare (per cosa poi? Vallo a capire).
O come quando è arrivato quello che, sempre rivolgendosi ai poveri tuttofare con tono arrogante e in dialetto strettissimo ha preteso una parte “M’ha vuò fa fà na part??” e sotto lo sguardo perplesso del giovane ha aggiunto ” Ce vò a pistol? a teg a pistol”.
E noi lì, sempre, fino a notte fonda nell’attesa della scena in cui si fa brillare un’auto… ma per quella dovremo aspettare gennaio.