Jack Nicholson è nato esattamente il 22 aprile del 1937 e oggi compie 78 anni. Un mito indiscusso del cinema internazionale, che può vantare tre vittorie agli Oscar, su dodici nomination, e sette Golden Globes portati a casa, per i quali è stato candidati ben diciotto volte. La decisione di intraprendere la carriera di attore la prese a diciassette anni, quando si trasferì a Los Angeles per seguire corsi di arte drammatica. Dai primi passi a oggi, Nicholson ha all’attivo più di sessanta interpretazioni, alcune note a tutti, altre un po’ più di nicchia. Ne abbiamo scelte cinque, per ripercorrerne un po’ la carriera.
Iniziamo da Randle Patrick McMurphy di Qualcuno volò sul nido del cuculo. In film non solo ha segnato la storia del cinema per il racconto della vita negli ospedali psichiatrici, ma è anche una delle tre pellicole ad avere vinto tutti e cinque gli oscar più ambiti. Quello per il miglior attore andò proprio al nostro festeggiato, che con questo ruolo si aggiudicò anche un Golden Globe. Passiamo poi a Melvin Udall di Qualcosa è cambiato, lo scrittore di romanzi rosa con disturbi ossessivo-compulsivi e inclinazioni a razzismo e misantropia. Questa parte ha fatto conquistare a Nicholson un altro Oscar e un altro Golden Globe. Altro ruolo da scrittore, ma qui fallito, per Shining. Nessuna statuetta portata a casa, ma la sua scena del “Here’s Jhonny” è stata giudicata la più spaventosa della storia del cinema.
Nicholson è stato anche uno dei supercriminali del Batman firmato Tim Burton. Secondo la Cnn il ruolo del Jocker è stato quello più redditizio per l’attore, con una cifra che si aggira tra i 60 e i 90 milioni di dollari. Infine vogliamo ricordarvi l’inizio di Jack Nicholson: Easy Rider. Qui Dennis Hopper, che diresse e interpretò la pellicola, lo volle un avvocato ubriacone di nome George Hanson. Poche manciate di minuti in scena per Nicholson, perché Easy Rider è più che altro Dennis Hopper e Peter Fonda, ma sono bastate per lasciare il segno. Chi ha visto il film questa frase se la ricorderà bene: “Certo… ti parlano, e ti parlano, e ti riparlano di questa famosa libertà individuale, ma quando vedono un individuo veramente libero, allora hanno paura”.