Juan Cruz è scrittore, opinion leader, giornalista e tante altre cose creative ma è soprattutto un uomo molto simpatico e dall’intelligenza veloce.
Arriva in Optima in una delle scorse mattine accompagnato da una delegazione dell’agenzia Think Thanks, visita gli uffici, saluta da vecchio amico i ragazzi che incontra nei corridoi e al bar e si trattiene per una piacevole intervista con la giornalista Giulia Savignano.
Chiacchierando con Cruz durante la sua visita in azienda, si è immediatamente colpiti dalla sua esperienza, dai quei ricordi ben organizzati in storie dal taglio emozionale, confezionati con un linguaggio asciutto, chiaro ed espressivo quanto basta, calibrato da un mestiere solido, senza nessun eccesso d’ingrediente. La sua visita napoletana è stata orchestrata in maniera non convenzionale, con uno slalom preciso volto ad evitare le bellezze stereotipate del capoluogo per concentrarsi unicamente su alcune delle eccellenze produttive, i casi nazionali che annullano il campo magnetico negativo della crisi.
Le parole di Cruz per Optima Italia sono state di elogio ma ancor più per i progetti esterni della multiutility napoletana, per gli investimenti nella cultura e nel talento nelle sue varie forme.
L’operazione Optima Erasmus è stato un elemento di grande appeal per Cruz, ha lamentato il fatto che in Spagna non esista una formula del genere, un’ idea estremamente virtuosa che, nello spirito del gioco, mette in circolo le idee con un investimento privato rivolto al pubblico, alla formazione dei giovani, al loro prezioso e delicato percorso di conoscenza.
Ricordiamo che con l’edizione 2015, Optima Erasmus ha aperto la partecipazione anche agli studenti spagnoli, sono ben tre infatti i giovani iberici (da Barcellona, Avila, e Huelva) protagonisti del format di Optima dedicato all’esperienza di vita e studio all’estero.Tutto ciò che c’è da sapere sul progetto Optima Erasmus lo trovate su www.optimaerasmus.com
Ci auguriamo che Juan Cruz torni presto a trovarci, siamo o non siamo parenti de sangre?