Noi e la Giulia – risate, situazioni paradossali e velate ombre di amarcord per il nuovo film di Edoardo Leo.

Un gruppo di amici, o presunti tali, ritrovatisi a dividere un’idea per dimenticare delusioni e amarezze della vita moderna. Una inaspettata e stravagante minaccia che si rivela una nuova opportunità. Noi e la Giulia tratto dal successo editoriale di Fabio Bartolomei “Giulia 1300 e altri miracoli" sembra avere le carte in regola per essere una buona pellicola: originale, divertente e intelligente. Sono prime impressioni. Aspettiamo al varco.


INTERAZIONI: 7

Promette di far ridere e divertire non disdegnando comunque di lasciare aperti comodi spazi di riflessione. Quasi fossero ampi e morbidi divani sui quali adagiarsi e contemplare. Già ma cosa? Edoardo Leo ha avuto un buon riscontro con il suo precedente lavoro dell’anno scorso Buongiorno papà. Con questa nuova pellicola Noi e la Giulia, tratta dal successo editoriale di Fabio Bartolomei “Giulia 1300 e altri miracoli”, il regista ci racconterà l’avventura di tre quarantenni delusi, amareggiati, calati nell’impresa di fare un’impresa, che di per sé è un’impresa: nella fattispecie un agriturismo.

I tre protagonisti Diego (Luca Argentero), Fausto (Edoardo Leo) e Claudio (Stefano Fresi) saranno affiancati da Sergio, nostalgico attivista di sinistra cinquantenne (Claudio Amendola) che vorrebbe recuperare il tempo perduto (e chi non lo vorrebbe) e da Elisa (Anna Foglietta), giovane donna incinta, dai ragionamenti non proprio lineari. Il crescendo di questo tran tran fuori città subirà una decisa virata con l’arrivo di Vito (Carlo Buccirosso) camorrista atipico deciso a sfruttare la situazione, ovviamente secondo la propria business idea. L’inaspettata minaccia arrivata per l’appunto a bordo di una vecchia Giulia Alfa Romeo 1300 coalizzerà il gruppo, che riuscirà a costruire situazioni di opposizione paradossale, inaspettata e dai risvolti tragicomici.

E dunque, tornando alla domanda di cui sopra, su cosa ci porterebbe a riflettere tutto ciò? Probabile che dai pensieri di molti, fra risate varie (che sembrerebbero non mancare), possano partire piccoli cameo neuronali sul concetto di fallimento e di mediocrità, nel quale ci si ritrova spesso rinchiusi: quasi al pari di un guscio di plexiglass, attraverso il quale poi si osserva la vita di successo scorrere. Magari in un’ottica deformata. Se poi da questa ipotetica visuale, non proprio ottimale, riusciamo a capire che quel guscio non è fatto per proteggerci, ma per ingabbiarci, arriviamo forse anche a liberarcene per poi vedere, al di là della distorsione restituitaci del plexiglass, come certi concetti, certe azioni, certe idee iniettateci in vene mediatiche e non, riescano a deviarci, illuderci ed ingannare con carezze e ammiccamenti dagli intenti letali. Noi e la Giulia potrebbe, dovrebbe, restituirci pensieri in tali direzioni, condite con abbondanti dose di risate. Almeno questa è la sensazione. Il cast ha ottime credenziali e a percezione sembrerebbe essere riuscito nell’intento. Noi e la Giulia arriva nelle sale italiane il 19 febbraio; a seguire trovate il poster ufficiale.