Exodus – Dei e re – Per il Mosè di Ridley Scott la Terra Promessa è ancora lontana

Il colossal di Ridley Scott esordisce con un risultato al di sotto delle aspettative. Secondo alcuni non è detta l’ultima parola: le vacanze natalizie devono ancora dispiegarsi in tutto il loro splendore... Ma le ragioni potrebbero essere diverse e di origine multipla. L’unica verità è che probabilmente non scopriremo mai il perché di un eventuale, e sottolineo eventuale, flop.


INTERAZIONI: 7

Giunge eco d’oltre oceano che il debutto di Exodus – Dei e re, sia stato tutt’altro che biblico come ci si aspettava. O meglio, come si auspicava, nonostante l’impegno profuso in termini di visibilità, di produzione e quant’altro.

In questo caso sarebbe fin troppo facile, parafrasando una nota campagna pubblicitaria italiana, sbraitare il classico slogan: “non sempre si vince facile!”. Si perché Exodus – Dei e re, colossal biblico di Ridley Scott con Christian Bale, al suo esordio negli USA vince il weekend, ma non sfonda. Le previsioni dei famosi “addetti ai settori” citavano cifre che avrebbero dovuto aggirarsi su almeno 30 milioni. La realtà dei fatti riferisce invece di 24.5 milioni di dollari raccolti in tre giorni, con una media di circa 7mila dollari per cinema. In realtà tutto ciò non è detto che suoni come una sorta di epitaffio nel “walhalla dei flop”. Molti sono pronti a scommettere sulla lunga performance del film, calcolando soprattutto il ricco periodo natalizio.

Colpisce però, per i più attenti cultori del genere (mai come in questo caso), l’inevitabile paragone che corre con il recente Noah di Darren Aronofsky, che lo scorso marzo (periodo di Pasqua…) aprì con ben 43 milioni per chiudere a 101 milioni di dollari (oltre 360 milioni nel mondo). Insomma, senza girarci troppo intorno e riordinando un po’ previsioni, congetture e confronti vari, potremmo affermare con giusta ragione che è scattato una sorta di preallarme sulle aspettative di incasso. In questo caso però la curiosità, non credo solo mia, penso che colpisca, al di là di numeri riguardanti soldoni e statistiche di varia natura, le eventuali spiegazioni delle ipotetiche differenze.

Hollywood ha già da un po’ deciso di reinverdire il filone biblico, al pari di qualche decennio fa: alla luce di ciò, l’eventuale mancato incasso del film in questione, per alcuni potrebbe essere imputato a “mutate condizioni religioso-folosofiche” dei nostri tempi o anche ad ipotetiche interpretazioni diverse del racconto stesso: quanto narrato nel film attiene ad eventi raccontati nella Bibbia che, secondo alcune interpretazioni, si aprono a chiavi di lettura non proprio univoche. Ovviamente da un punto di vista storico-filosofico, perché da un punto di vista religioso la fede assume ruolo predominate di collante ed insostituibile fondamento di verità assoluto.

Ancora presto per trarne le conclusioni, in argomentazioni fra l’altro dove è difficile districarsi. Rimandiamo le osservazioni ad altro periodo, le apparenze potrebbero essere smentite in questi contesti.