Qualcuno l’ha definita una favola per bambini; errore. In realtà, più che altro, è una favola per il bambino che è in ognuno di noi. Dove per bambino si intende ovviamente quella parte nobile, semplice e pura che dovrebbe rimanere nel nostro essere (almeno si spera), anche quando poi diventiamo adulti.
Il piccolo principe sarà sul grande schermo in Italia nel gennaio del 2016 (in Francia ad ottobre del 2015). La novità più eclatante, riguardo questo lungometraggio di animazione, attiene sicuramente la tecnica mista con la quale è stato girato: è stata usata infatti la grafica computerizzata 3d per quanto riguarda gli sfondi e gli scenari, mentre i personaggi a volte sono stati “catturati” con la tecnica della stop motion. Questa versione animata dell’eterno capolavoro di Saint Exupéry è stata prodotta da Leonardo DiCaprio ed è diretta da Mark Osborne (coautore di Kung fu Panda). Nella versione originale le voci dei personaggi hanno interpreti da non poco: Marion Cotillard (nel ruolo della rosa), Rachel McAdams, James Franco, Benicio del Toro e Jeff Bridges.
È sempre stato un testo affascinante e senza età Il piccolo principe; nel tempo si è conquistato anche una certa aura di mistero, che trapela nella sua semplice e infinita poesia. Non sono pochi, infatti, gli studiosi di Saint Exupéry che affermano che il testo sia in fondo intriso di riferimenti e allegorie riconducibili a concetti alchemici (la rosa, il serpente, etc.). Si deve pur sempre cercare di non dimenticare mai che l’essenziale è invisibile agli occhi. È sicuramente questa la sintesi in cui è racchiusa l’ineguagliabile ed eterna saggezza racchiusa di quello che poi è soprattutto uno scritto che pone l’accento su come si cambia, talvolta in peggio, quando si cresce: molti dimenticano di essere stati bambini. Tutto ciò è molto più che un semplice racconto con una morale.
Quello che ci ha insegnato Saint Exupéry probabilmente è qualcosa che traccia la nostra esistenza in maniera parallela e talvolta silenziosa. La vita non è altro che un continuo ricercare, ma all’interno di questo nostro cammino che è un mistero, piccole certezze, universalmente valide in ogni luogo, possono sicuramente confortarci e renderci più lieve il soffrire inevitabile che prima o poi ci coglie. Certezze da contrapporre ad illusioni che invece ci svelano il loro inganno quando meno ce lo aspettiamo, deflagrando in tutta la loro semplicità. Come “un uomo d’affari che passa i giorni a contare le stelle, credendo che siano sue”. Appunto. Se solo si riuscisse a capire che le stelle sono di tutti e di nessuno. Per molti non è così semplice: forse proprio perché hanno dimenticato di essere stati bambini.
A seguire c’è il trailer sottotitolato in italiano.