Sei mai stata sulla luna? – L’amore visto da un altro pianeta: la campagna.

È la nuova commedia sentimentale del regista Paolo Genovese in arrivo il prossimo 22 gennaio 2015. Ci racconterà con leggerezza come l’amore vero è semplice e genuino al pari delle sane abitudini primordiali tipiche di una vita da campagna. Nel cast, fra gli altri, ci sono Sergio Rubini, Neri Marcorè e Nino Frassica.


INTERAZIONI: 7

“Quando c’è l’amore c’è tutto”…
 “No, chell’ è ‘a salute!”.
Recitava più o meno così uno scambio di battute nel mitico Ricomincio da tre del sempre mai troppo compianto Massimo Troisi: mi è partito d’istinto questo ricordo a leggere la trama di questo film diretto da Paolo Genovese in arrivo il prossimo 22 gennaio 2015.

Sei mai stata sulla luna? È il titolo di questa commedia sentimentale e racconta di una giornalista dell’alta moda: si chiama Gaia, ha 30 anni ed uno stile di vita coerente con i contesti che frequenta e di cui scrive. Lei è convinta della giusta scelta di vita per quanto riguarda gli agi e le comodità che può, per fortuna e per merito, permettersi, ma poi conosce Renzo, un contadino che la riporterà con i piedi per terra facendole capire quanto siano importanti tante altre cose a parte i soldi. E qui mi parte d’istinto un altro pensiero che poi è parte di un ritornello di una vecchia canzone di Luca Carboni: “…tanto i soldi lo so che non fanno la felicità, immagina però come può stare chi non li ha”.

Perdonate, stasera va così.

Scherzi a parte, questa commedia all’apparenza senza troppe pretese, mi incuriosisce anche, o forse soprattutto, per il cast: a parte Raoul Bova che forse è il nome che più attrae la maggior parte della platea, stuzzica la presenza di Neri Marcorè, Sergio Rubini e Emilio Solfrizzi , tre attori che se utilizzati a dovere possono regalare quel quid in più. Ci sono poi anche Liz Solari, Giulia Michelin, Sabrina Impacciatore, Pietro Sermonti, Paolo Sassanelli e Nino Frassica.
Sarà insomma un allegro carosello di personaggi di città e personaggi di campagna, per sottolineare ancora una volta l’eterna dualità fra presunto provincialismo e modernità, semplicità e complessità, genuinità di sapori e intenti vs difficoltà di vedere la semplicità delle cose. Piccole lezioni di vita o, se volete, piccole perle di saggezza, per scremare un po’, fra una risata (si spera) e l’altra, le complicazioni che ci piovono addosso, o che magari “amiamo” crearci da soli, con sadica e puntuale precisione, nella vita di ogni giorno.
Auguriamoci che sia amore e non un calesse.