Stephen King non ha mai smesso di criticare e denigrare il suo Shining trasposto sul grande schermo. Lo ha fatto anche non molto tempo fa, fra lo stupore di molti fan che reputano il lavoro di Kubrick un capolavoro (e io francamente sono fra questi).
Fra i motivi e le argomentazioni fondanti il suo disprezzo: l’interpretazione di Jack Nicholson, a suo dire piuttosto scontata, e il personaggio di Wendy, che risulterebbe troppo stupida e anonima rispetto all’originale donna descritta nel libro. Poco male, ormai è fatta e in molti si ritengono soddisfatti, nonostante il disconoscimento del maestro.
Alla luce di ciò, però, suscita non poca curiosità il fatto che notizie più recenti sul mago del brivido ci informano che IT, altro suo famosissimo capolavoro, sarà portato sul grande schermo, diretto da Cary Fukunaga, regista reduce dal recentissimo meritato successo della serie tv True Detective.
IT, molti lo ricorderanno, ha già avuto una sua produzione per la tv nel 1990, divisa in due parti. La serie ebbe un notevole riscontro, registrando però al contempo alcune critiche riconducibili alla scarsa fedeltà del lavoro con il romanzo di Stephen King, motivata secondo la produzione da ragioni relative ad una sorta di censura necessaria per adattare il tutto ad un pubblico televisivo, ed altre questioni legate al budget. Ora ci sarebbe questa prospettiva di far rinascere sotto una nuova luce il corposissimo romanzo. Fra l’altro, proprio la stessa mole del racconto, anche questa volta farà propendere sicuramente la produzione per un prodotto diviso in due parti distinte.
Il produttore Dan Lin, ha rivelato recentemente che l’ufficialità del tutto dovrebbe iniziare fra marzo e l’estate 2015 per scaturire quindi in due film: nel primo sarà raccontata l’infanzia dei protagonisti bambini, mentre nel secondo gli stessi protagonisti saranno descritti nella loro maturazione. Fukunaga per il momento è dato per certo nel primo dei due film, ma dovrebbe, come minimo, partecipare alla sceneggiatura del secondo. La cosa fondamentale comunque, che al momento rassicura i fan, è il fatto stesso che l’intero progetto sia stato avallato e benedetto dallo stesso King. Il re negli ultimi tempi sembra essere un po’ più severo del solito. Sarà l’età, ma comunque va ascoltato attentamente: in fondo sono pur sempre sue creature, ha tutto il diritto di pretendere il massimo; a noi la cura dei dettagli e il perfezionismo del genio non può che far piacere.