La scelta di suor Cristina Scuccia di debuttare sul mercato discografico con un singolo come la cover di Like a Virgin si è rivelata più divisiva del previsto, se perfino i vescovi italiani sono intervenuti sull’argomento con critiche severe.
Da pochi giorni è in rotazione radiofonica la cover del celebre brano della Regina del Pop del 1984: reinterpretato per il suo primo album di inediti in uscita l’11 novembre dal titolo Sister Cristina, il singolo è accompagnato da un video ufficiale girato a Venezia.
La trovata non è passata inosservata ai vertici ecclesiastici, che si sono espressi sull’esordio discografico della 25enne Orsolina senza risparmiare giudizi inclementi.
In una nota del Sir, l’agenzia dei vescovi italiani, la scelta di suor Cristina di cantare Madonna è tacciata di essere “un’operazione commerciale spericolata e furbetta“. I timori dei vescovi sono quelli di un mero sfruttamento economico del fenomeno della suora canterina attraverso una trovata volutamente provocatoria per attirare l’attenzione dopo il flop del singolo Lungo la riva.
Laddove lo sfruttamento del binomio diavolo/acqua santa ha sempre molta presa sul pubblico, nemmeno agli americani di Sister Act sarebbe venuto in mente una simile mossa del cavallo. Il dubbio dell’uso strumentale della suora dalla voce d’angelo sorge spontaneo dopo i non brillanti risultati in termini di vendite e di pubblico post vittoria televisiva. Deinde per cui, chi avrebbe parlato di lei se non avesse cantato proprio una canzone di Madonna?
Insomma, una bocciatura sonora. Tantomeno i vescovi accettano le spiegazioni di suor Cristina che vorrebbe dare del brano sinonimo della “capacità dell’amore di fare nuove le persone“.
Nemmeno questo convince della trovata mediatica di lanciare Like a Virgin, perché secondo i prelati l’idea che “si può cantarla rendendola qualcosa di più simile a una preghiera laica che a un brano pop” semplicemente non sta in piedi. “Beata ingenuità” chiosa la nota del Sir. E viene da chiedersi cosa si aspettassero di diverso i vescovi dal momento in cui la vincitrice di The Voice of Italy ha firmato un contratto discografico ed ha accettato di entrare nello showbusiness, con tutte le conseguenze del caso.
Levati quel velo di dosso!! VERGOGNA!!!
il tuo Dio è il Denaro cara sorella