Le PMI europee riunite a Napoli. Optima incontra una di loro: la Marotta A.T. di Lino Grosso

Mentre a Napoli le PMI europee si riuniscono in Assemblea, riprendiamo le parole di Lino Grosso della Marotta A.T. che da fine anni '50 a Cercola lavora con le "stelle".


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E mentre la Settimana europea delle PMI entra nel vivo con la tre giorni a Napoli dell’Assemblea europea delle PMI – evento organizzato nell’ambito del semestre italiano di Presidenza Ue in stretto raccordo con la Direzione per l’Impresa e l’Industria della Commissione europea – riprendiamo le parole di Lino Grosso, amministratore delegato della Marotta A.T., esempio appunto di PMI di eccellenza nel Napoletano, a Cercola.

Se, infatti, il tema di quest’anno della conferenza è la “Crescita attraverso l’impresa: le opportunità future” (Growth Through Enterprise: The Opportunities Ahead) proprio di crescita, formazione, ricerca e futuro avevano parlato qualche tempo fa con Grosso.

Marotta A.T. , giunta ormai alla terza generazione in azienda, è diventata da piccola impresa del settore meccanico a impresa di eccellenza nell’ambito della progettazione e costruzione meccanica per l’industria aerospaziale italiana. 25 dipendenti, 3,5 milioni di euro di fatturato, l’azienda guidata da Lino Grosso, negli ultimi venti anni è stata parte (molto spesso in collaborazione con la Gavazzi Space di Milano) dei più importanti progetti del settore aerospaziale del nostro Paese.

Dal puntatore di stelle per la stazione spaziale internazionale nei primi anni ’90 fino allo sviluppo e alla realizzazione dell’USV, il velivolo senza pilota, vero e proprio laboratorio volante di questi anni, la Marotta è sempre stata un protagonista di primo piano.

Come? Investendo sempre e tanto in ricerca, come ci spiega Lino Grosso, il suo amministratore delegato. Almeno il 12% del fatturato ogni anno viene investito in formazione e ricerca per gli ingegneri e gli operai altamente specializzati che lavorano in azienda. I cervelli è meglio tenerseli e non lasciarli fuggire, ci dice l’ingegnere.

Del resto – aggiunge Grosso – non è sbagliato parlare di una “scuola napoletana” aerospaziale grazie alla presenza dei diversi Atenei di prestigio presenti sul territorio e ad una istituzione come il CIRA di Capua (Centro italiano di ricerca aerospaziale) spesso partner della Marotta.

Proprio grazie alla collaborazione con il CIRA, infatti, l’azienda di Cercola ha potuto contribuire alla realizzazione del Guardian, il primo radar “ecologico” cioè a zero emissioni elettromagnetiche. Una rivoluzione per il settore.

Ed è proprio alla green economy che adesso guarda la Marotta “Lo spazio ha con sé un fascino che va oltre ogni descrizione – ci dice l’ad dell’azienda di Cercola – ma ora ci stiamo concentrando anche su come semplificare in ‘maniera pulita’ la vita di tutti noi”. Da qui il nuovo progetto in cantiere della Marotta: un generatore microeolico urbano, un sistema innovativo che sfrutta la velocità del vento, da installare nei condomini.

Quella di Grosso è “un’altra Napoli”: vitale, intelligente, produttiva, che – tra mille intralci di ogni tipo – lavora, produce e si proietta nel futuro. Un futuro che per i giovani ingegneri aerospaziali napoletani può far rima con Marotta. Gli ingredienti fondamentali, pero, per Grosso per riuscire in questo lavoro sono lo studio, l’impegno e tanta passione. Soprattutto quest’ultima, perché solo la passione può sostenere una volta intrapresa una strada così difficile ma altrettanto affascinante.

http://youtu.be/Uk0JxVuVs30?list=UUtOk8Ar9gPsKFbe8mi4Hksw