Durata della batteria per l’LG G3, ecco un primissimo test

Qual è l'autonomia del top di gamma Android e quali sono i tempi di ricarica? Scopriamolo insieme dopo una settimana di utilizzo

LG G3

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Ormai è trascorsa quasi una settimana da quando è arrivato l’LG G3 e, dopo qualche ciclo di carica, posso cominciare a esternare le prime impressioni a proposito della durata della batteria. Fino ad ora devo dire di aver ottenuto conferme incoraggianti, rispetto a quanto ho avuto modo di leggere qua e là sul web prima di procedere al pagamento per portarmi a casa il device.

Dal momento in cui stacco il cavetto del caricabatterie a quello in cui diventa necessario riattaccarlo per ridare vita al dispositivo, in media, trascorrono quasi due giorni completi. Preciso che il device è spento di notte, anche se per poche ore, e che l’utilizzo è stato finora non intensissimo: ho portato avanti il test da possessore “standard“, senza stressare eccessivamente l’LG G3, ma allo stesso tempo senza dargli tregua a lungo, cercando di condurre un’analisi che in qualche modo potesse interessare un pubblico vasto e “nella media“.

Va detto che i cicli completi al momento sono stati appena quattro, ragion per cui sarà mia premura riaggiornarvi nei prossimi giorni per darvi qualche dettaglio in più sull’autonomia del dispositivo, che, come avvenuto con diversi phablet Android in questi anni, fa proprio della durata della batteria uno dei suoi punti di forza.

TEMPI DI RICARICA – Un altro aspetto al quale voglio dedicare qualche parola è quello riguardante i tempi di ricarica della batteria. A differenza di quanto avviene con gli altri top di gamma Android, infatti, in circa novanta minuti (o al massimo cento) passo dal 5% circa di autonomia alla notifica che mi avverte del limite massimo raggiungo per la carica. Insomma, ritengo che nei prossimi mesi la questione batteria non dovrebbe darmi noie, al dì là degli scongiuri che è opportuno fare in queste circostanze.