Il campionato è fermo, i calciatori in giro per nazionali, Castelvolturno semi-vuota ma le vacanze di Benitez hanno fatto scoppiare un pandemonio. I cinque giorni a casa dell’allenatore azzurro hanno scatenato le peggiori illazioni sul futuro del rapporto tra Benitez e De Laurentiis.
Ad alimentare le polemiche anche il comunicato ufficiale della società sportiva che mentre dichiara concordato il break familiare di Benitez al tempo stesso lo definisce inconsueto per il calcio italiano.
La vicenda, in tempi normali farebbe sorridere, è il chiaro sintomo di un’inquietudine diffusa che serpeggia sia in seno alla società, sia tra i tifosi. Il mancato rinnovo del contratto di Benitez, il fallimento nel preliminare di Champions, il mancato arrivo di rinforzi adeguati per il massimo cimento europeo, il crollo degli abbonamenti. Tanti elementi negativi incolonnati che fanno dimenticare quanto di positivo è stato fatto in dieci anni di lavoro del patron De Laurentiis. In tale contesto storico, il fatto stesso che si apra il dibattito sulle vacanze di Benitez dimostra quanto il fuoco covi pericolosamente sotto la cenere.
E’ un clima pernicioso che pesantemente ha condizionato l’approccio e lo svolgimento del preliminare e che adesso rischia di compromettere il buon esito di una stagione tutta da giocare sia in Italia che in Europa.
A fronte del putiferio scatenato dalla vacanza di Rafa Benitez criticato da tanti tifosi perché si dedica all’ozio in un momento tanto complicato, mi sono tornate alla mente le immagini festanti dell’anno passato proprio di questi tempi.
Benitez conquistò il cuore di tifosi partenopei visitando le bellezze artistiche della città che i propri i tifosi suggerivano on line. Benitez era additato ad esempio di un nuovo e più sereno rapporto tra calcio e vita, squadra e città. In un anno è tutto cambiato e le vacanze di Benitez provocano mugugni e sospetti di alto tradimento.
Nel calcio non c’è misura. E’ il regno smodato degli eccessi. Sic transit gloria mundi con un consiglio a Benitez: si goda le ore di relax in famiglia e continui a visitare il patrimonio artistico di Napoli e della Campania. Di certo contribuiranno ad arricchirlo umanamente ed a farlo lavorare ancora meglio.