Venezia 71 – Zingaretti e D’Amore antagonisti per Perez

Il noir metropolitano di De Angelis che fa incontrare sul grande schermo Montalbano e Gomorra, per raccontare una discesa negli inferi della legalità


INTERAZIONI: 7

Penultima giornata per Venezia 71 e ultime ore di concorso. Oggi saranno presentati tutti i restanti film in gara e, domani, la giuria assegnerà gli ambiti Leoni di questa edizione.

Mentre si attende l’inizio del count down per le premiazioni, al Lido arriva un altro film nostrano. Si tratta di Perez, di Edoardo De Angelis, anche questo, come molti altri italiani che abbiamo visto finora, in selezione ufficiale fuori concorso. Nel cast troviamo Luca Zingaretti, che ha creduto così tanto nel progetto da volere essere uno dei coproduttori. Al suo fianco, sul set, anche Marco D’Amore, l’immortale Ciro Di Marzio di Gomorra, la serie tv italiana ideata da Roberto Saviano che ha spopolato in tutto il mondo.

Il film è un noir metropolitano, ambientato nella Napoli del Centro Direzionale, dove i grattacieli, firmati da altisonanti nomi di architetti, sono diventati il simbolo della promessa mancata di ricchezza e progresso. È la storia dell’avvocato Demetrio Perez, Luca Zingaretti, un uomo caduto in disgrazia e la cui unica speranza di felicità è racchiusa nella figlia Tea, interpretata dall’esordiente Simona Tabasco. Quando la ragazza si troverà in pericolo, situazione annunciata visto il legame che stringe con l’ambiguo Corvino, Marco D’Amore, Perez si renderà conto di essere disposto a tutto per difenderla, anche a usare quelle leggi del crimine che non pensava di conoscere così bene. Una discesa negli inferi dell’illegalità per il protagonista, che gli lascerà addosso il segno indelebile della consapevolezza che, nella vita, i confini netti tra cosa tra cosa è buono e cosa è cattivo non esistono. Legalità e illegalità diventeranno per Perez due concetti sempre più sfumati e contaminati.

Riconfermata, quindi, per Marco D’Amore la figura del bello, dannato e pericoloso, anche se dai mille lati oscuri, personaggio che sembra calzargli addosso a pennello e che ha fatto innamorare il pubblico di Gomorra. Mentre per Zingaretti la faccenda si fa più complicata. È vero che, come per Montalbano, rappresenta sempre un uomo di legge, ma in questo caso non ci sono la passione e la motivazione che lo caratterizzano nella trasposizione televisiva delle opere di Camilleri.

In Italia Perez non è ancora stato proiettato, ma l’America già lo vuole. Tanto che Stefano Gallini, un produttore italiano trapiantato a Los Angeles e a capo della casa di produzione Code39, ha già chiesto i diritti Usa del remake. A Venezia 71 sarà una delle ultime proiezioni dell’edizione 2014 della Mostra del Cinema e sarà in tutte le sale cinematografiche a partire dal 2 ottobre.

Il trailer di Perez:
http://youtu.be/wGcCRHQmqj0