L’invito alla riflessione sull’Italia e sulla sua storia di certo non è mancato a Venezia 71. Una sorta di presa di coscienza, da parte dei registi, della necessità di rileggere gli ultimi decenni e riflettere sulle motivazioni che hanno determinato la situazione di crisi in cui stiamo vivendo. Patria, il film di Felice Farina in concorso per le Giornate degli autori di Venezia 71, ne è l’ennesima dimostrazione, dopo La Trattativa della Guzzanti e il Belluscone di Franco Maresco.
Tratto dall’omonimo libro di Enrico Deaglio, Patria concentra trent’anni di storia del nostro paese nel tempo di un film, partendo dalla protesta di un operaio licenziato che, per ottenere un’intervista in una televisione locale, si arrampica sulla torre della fabbrica dove lavora. Per convincerlo a non commettere pazzie e farlo scendere, lo raggiunge un rappresentante sindacale, nonostante la distanza ideologica e di fede che ci sia tra i due: il primo più istintivo e battagliero, il secondo ormai più pacato e raziocinante, disposto ad adottare linee più morbide per scongiurare la chiusura della fabbrica. I due diventeranno presto tre, in questa occupazione a 30 metri d’altezza, perché li raggiungerà il custode ipovedente e autistico. In un primo momento senza un motivo particolare, giusto per fargli compagnia. Durante la notte ripercorreranno con i ricordi gli avvenimenti più significativi degli ultimi 30 anni, dal Maxiprocesso, alle stragi di mafia, passando per le manifestazioni a Mirafiori, il terremoto in Irpinia e i mondiali di calcio dell’82. Sullo schermo, intrecciati nella sceneggiatura, passano i volti degli uomini che hanno segnato la storia dell’Italia, in positivo e in negativo: tornano a parlare Craxi, Berlinguer, Mario Chiesa, Raul Gardini, Cesare Romiti e tanti altri.
Quello che offre Farina a Venzia 71 è un film politico e attualissimo, capace di emozionare anche chi non ha vissuto gli anni che ricordano, nella notte passata insieme, l’operaio Salvo, interpretato da Francesco Pannofino, e il sindacalista Giorgio, Roberto Citran.
Il trailer di Patria: