Rincaro prezzi iPhone 5S, ma ora tocca anche al Samsung Galaxy S5: le vittime sono gli utenti

Scopriamo quale sarà l'approccio da parte del brand coreano sulla delicata questione dell'Equo compenso imposto dalla SIAE

iPhone 5S

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La scorsa settimana abbiamo trattato a lungo la questione del rincaro dei prezzi previsti per i modelli Apple, anche quelli di ultima generazione come l’iPhone 5S. La questione trae origine dalla delicata faccenda relativa alla quota di “equo compenso per la copia privata”, che è stata imposta di recente dalla SIAE.

Quest’ultima aveva assicurato che per gli utenti non sarebbe cambiato nulla, ma Apple ha immediatamente applicato un leggero aumento dei prezzi per i suoi dispositivi, mandando su tutte le furie non solo i potenziali acquirenti del modello, ma anche la SIAE, che ovviamente si è trovata spiazzata da un approccio di questo tipo. Così si giustifica la nota della Società Italiana Autori ed editori, che proponiamo per completezza d’informazione:

“La Siae prende atto con rammarico dell’incremento dei prezzi dei dispositivi Apple, fatto che dimostra ancora una volta come la multinazionale americana abbia come unico obiettivo quello di aumentare i propri profitti attraverso la discriminazione dei consumatori italiani rispetto a quelli degli altri Paesi europei dove,pur in presenza di una copia privata più elevata, i prezzi restano notevolmente più bassi”.

La questione è rimasta in sospeso per un po’, ma in questi giorni in tanti si sono sorpresi per la durezza della nota, tra le altre cose rivolta solo a Apple. Una nuova svolta arriva oggi, visto che Samsung sembra intenzionata ad adottare un approccio simile, in primis in riferimento al suo top di gamma, il Samsung Galaxy S5.

L’unica differenza, anche se a mio parere è abbastanza rilevante, sta nel fatto che il brand coreano consentirà ai singoli rivenditori di decidere se applicare o meno il rincaro (in quest’ultimo caso con profitti leggermente più bassi). In linea generale, ritengo comunque preoccupante che a pagare il prezzo del cambiamento (nel vero senso dell’espressione) siano sempre gli utenti.