Gerardo D’Andrea, patron del Positano Teatro Festival, si racconta ad Optimagazine

“Spegnete i cellulari e accendete il cervello!”: dal 29 luglio al 10 agosto la Costiera Amalfitana ospiterà attori, registi e anteprime nazionali


INTERAZIONI: 10

“Spegnete il cellulare e accendete il cervello!”: questo è il suggerimento che il vulcanico Gerardo D’Andrea rivolge agli spettatori del Positano Teatro Festival, da lui diretto. Una piccola grande raccomandazione che è divenuta, nel corso degli anni, un autentico “marchio di fabbrica” del direttore artistico del festival teatrale che illumina l’estate della Divina Costiera.

Sette palcoscenici, tredici giorni di rappresentazioni e tre novità assolute in prima nazionale.

Punta di diamante della rassegna di quest’anno sarà “L’Amorosa inchiesta”, diretto da Luca De Fusco, con Gaia Aprea, primo capitolo che lo Stabile di Napoli ha dedicato al progetto “L’Armonia Perduta” sulle opere dello scrittore Raffaele La Capria, “che riceverà la cittadinanza onoraria di Positano” come ricorda con orgoglio lo stesso D’Andrea.

Siamo arrivati alla XI edizione del Positano Teatro Festival ma è il decimo anno che dedichiamo il Premio al grande drammaturgo italiano Annibale Ruccello – ha raccontato D’Andrea a Optimagazine – uno degli autori contemporanei più rappresentati nel panorama teatrale. Al suo linguaggio e alla sua passione artistica si ispira il nostro Festival, con un’attenzione particolare rivolta alla drammaturgia contemporanea e alle giovani generazioni di registi, attori e attrici”.

Dal 29 luglio al 10 agosto, Positano accoglierà – tra gli altri – un omaggio a Mia Martini, i testi della finalista del Premio Strega Antonella Cilento, lo spettacolo “Edipo in compagnia”, i finalisti del Premio Annibale Ruccello, la prima dello spettacolo “Un pop antico” dell’attore e regista Massimo Andrei (già ospite di Optimagazine alcuni mesi fa) e il grande Mariano Rigillo con Anna Teresa Rossini accompagnati dal sassofonista Marco Zurzolo in un omaggio a Eduardo De Filippo, nel trentennale della sua scomparsa.

Il teatro è un luogo meraviglioso, che permette di scoprire che la verità non è nel mezzo, ma in profondità: ogni volta che uno spettatore va in teatro, ne esce migliore, più ricco, più consapevole” conclude Gerardo D’Andrea.

Michelangelo Iossa 

http://youtu.be/JrarEAK-Ow0?list=PLDlE2MKBegcxfRI2YLC4PHnj-gx17KdaC