Tre anni senza Amy Winehouse, morta col desiderio di maternità: la sua vita in un comic book

Voleva diventare madre e avere 5 figli:il nostro ricordo di Amy Winehouse con l'intervista inedita pubblicata nell'anniversario dalla scomparsa

Amy Winehouse: 3 anni dalla morte

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Tre anni senza il talento e la voce straordinaria di Amy Winehouse: la cantautrice inglese è morta il 23 luglio 2011, a soli 27 anni, per intossicazione da alcol dopo un periodo di astinenza. Ha lottato con la tossicodipendenza nel corso degli ultimi anni della sua vita, dopo aver fatto regolarmente uso di eroina, crack e cannabis fino al 2000. Finché anche lei è entrata nel famoso e dannato club 27, quello già popolato tra gli altri da Jim Morrison, Jimi Hendrix, Brian Jones e Janis Joplin, tutti morti alla stessa età.

Oggi il modo migliore per ricordarla ce lo offre un’intervista inedita pubblicata di recente: era il 2004, solo pochi mesi prima aveva pubblicato il suo album di debutto, Frank, che sarebbe stato certificato doppio disco di platino con un fatturato di oltre due milioni di copie solo in Europa. Probabilmente il lavoro migliore della sua carriera.

Le sue dichiarazioni non vennero mai pubblicate dalla rivista che l’aveva intervistata perché l’editore pensava che Amy Winehouse non avrebbe mai raggiunto il successo. Invece avrebbe vinto 5 Grammy Award e, a suo modo, fatto la storia della musica. Ma quello che emerge in questa intervista finora inedita è l’aspetto più intimo della cantante di Back to black. Lontano dagli scandali, dagli eccessi, dagli amori tormentati che l’hanno portata a fondo. Semplicemente Amy, mentre guarda ad un futuro che non avrebbe mai vissuto.

Tra dieci anni ne avrò 30, quindi forse avrò un bambino. Io mi vedo sistemata, sposata e con figli, ma quando penso a una vita familiare nel futuro c’è raramente un uomo coinvolto, il che è una cosa strana.

Il più grande desiderio per Amy Winehouse era quello di diventare madre: non a caso, poco prima di morire, stava per adottare una bimba dell’isola caraibica di St. Lucia, la piccola Dannika Augustine, dieci anni. Già nel 2004, nelle sue parole c’era il sogno di una normalità che non ha mai trovato.

Penso che sarei una buona mamma, spero di esserlo. Spero che non sarò una mamma di merda. Quando avrò figli voglio averne un mucchio, almeno cinque. Lavorerò sempre da casa e avrò uno studio in casa mia. Immagino che mentre sto registrando al piano di sotto nella mia cantina i bambini scenderanno in cerca della loro mamma, poi faranno finta di cantare nel microfono e sarà bellissimo.

Nel terzo anniversario dalla sua scomparsa non si ferma il moto d’affetto dei fan. Se lo scorso anno la sua vita è stata messa in scena con una lunga mostra a Londra, in occasione dei tre anni dalla morte uscirà una biografia a fumetti, per rivivere la sua carriera dalla gavetta al successo internazionale nel 2006 con Rehab, fino alle dipendenze che l’hanno uccisa nella sua casa di Camden. Edito dall’americana Bluewater productions, nota per i suoi fumetti dedicati personaggi dello spettacolo e graphic novel, il comic book biografico si intitola Tribute: Amy Winehouse: è in vendita dal 23 luglio, nell’anniversario della scomparsa dell’artista.