Che gradino occuperà il Samsung Galaxy Note 3 nella scala di aggiornamento ad Android L? Difficile a dirsi, ma proviamo comunque a fare una piccola stima. Il phablet di terza generazione è uno dei modelli di punta del brand asiatico, e pertanto, sarà tra i primi ad essere coinvolto nel momento in cui l’azienda ultimerà le opportune modifiche alla release finale consegnatagli da Big G.
A differenza di alcuni altri produttori, Samsung non ha ancora sciolto le riserve a riguardo, non dando indicazioni in merito all’entità del tempo richiesto per la diffusione di Android L a bordo dei suoi top di gamma. HTC prima e OnePlus poi hanno entrambe comunicato che nell’arco di 90 giorni dalla ricezione del software definitivo da parte di Google, i possessori dei rispettivi prodotti (HTC One M8, M7 e OnePlus One) avrebbero beneficiato dell’update.
Come sopra ti accennavamo, lo stesso non ha fatto la multinazionale asiatica, nonostante sia produttrice del maggior numero di dispositivi Android attualmente in uso. Tuttavia, ci sentiamo di escludere a priori ritardi oltremisura: seppur non un fulmine di guerra, Samsung difficilmente è rimasta indietro rispetto agli altri produttori, né tanto meno pensiamo peccherà in tal senso con una release così importante come Android L, chiamata di fatto a riabilitare alcuni dei suoi dispositivi che oggi soffrono di problemi anche piuttosto vistosi.
Il Samsung Galaxy Note 3, stando ad una prima previsione, potrebbe ricevere l’aggiornamento entro la fine del 2014, o al più nei primi mesi del 2015, con tutti i plus del caso (che ricordiamo essere veramente tanti). Varrà la pena aspettare?